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IN LOMBARDIA LA CASA NON SARA’ PIU’ UN MIRAGGIO PER I PIU’ POVERI


di Rebecca Armani
E’ di alcuni giorni fa la notizia che concretizza un obiettivo cruciale del programma  sul welfare abitativo, dell’assessore alle Politiche Sociali e Abitative della Regione Lombardia, Stefano Bolognini,  in veri aiuti. La Giunta della Regione Lombardia ha approvato una serie di delibere, che mettono in campo risorse per 38,2 milioni  destinate al contrasto dell’emergenza. Morosità incolpevole, emergenza abitativa e contributi regionali di solidarietà,  tre i provvedimenti importanti per chi non riesce a pagare l’affitto sia nel pubblico sia nel privato. Ma vediamo nel dettaglio che cosa sono e di che cosa si tratta.
FONDO DI MOROSITA’ INCOLPEVOLE (9,3 MLN). È un fondo destinato ai Comuni ad alta tensione abitativa. Il contributo èfinalizzato a rimuovere le situazioni di sfratto in corso. Il fondo è stato istituito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per aiutare chi non può pagare il canone di locazione a causa della perdita o della consistente riduzione del reddito dei nuclei familiari.
EMERGENZA ABITATIVA (3,9 MLN). L’intervento è rivolto ai nuclei familiari lombardi in condizione di difficoltà economica attraverso i Piani di zona che, secondo la criticità delle situazioni, potranno assegnare contributi da 1.500 a 5.000 euro per prevenire gli sfratti.
CONTRIBUTO REGIONALE SOLIDARIETA'(25 MLN)È un sostegno economico per i Servizi abitativi pubblici (Sap). I destinatari sono Aler e Comuni che intervengono direttamente sulle situazioni di fragilità.
Trentamila i nuclei famigliari in difficoltà economica, residenti in Italia e con regolare permesso di soggiorno che potranno usufruire di questi aiuti.  Per sapere come e la differenza tra le diverse misure What-u.com lo ha chiesto  all’assessore alle Politiche Sociali e Abitative della Regione Lombardia Stefano Bolognini, che tanto ha premuto sull’acceleratore per concretizzare questa iniziativa.

Assessore ci spiega meglio e in concreto le differenze tra questi aiuti? Ossia a chi è destinato ogni contributo – dato che parlava di aiuti per locazioni sia pubbliche sia private –  come e da quando è possibile presentare la richiesta di aiuto, con quali differenze per ognuno dei tre provvedimenti?
La morosità colpevole si riferisce a persone che hanno uno sfratto in corso mentre l’emergenza abitativa e il mantenimento dell’alloggio in locazione hanno la duplice funzione, quella di prevenire lo sfratto a fronte di risorse erogate per chi ha una piccola morosità in corso e quella di intervenire laddove c’è già stato lo sfratto eseguito per trovare una soluzione abitativa in emergenza. Il contributo di solidarietà è invece una misura rivolta in particolare agli inquilini dei servizi abitativi pubblici ( ex alloggi Erp) che sono in difficoltà soprattutto a pagare le spese generali (riscaldamento, spese condominiali,…) e ad intervenire eventualmente anche laddove si è accumulata una morosità in seguito a perdita di lavoro.
C’è in previsione la ristrutturazione di alloggi sfitti e degradati da destinare alle persone in difficoltà. Sono già state individuate queste unità abitative? Se si dove? E quali in tempi per la ristrutturazione?
Oltre a questi tre provvedimenti, nel corso del 2018 Regione Lombardia (infocasa@regione.lombardia.it) ha assunto una delibera che ha assegnato alle Aler 18 Milioni di Euro di fondi regionali per la ristrutturazione di singoli alloggi sfitti e degradati. Con tali risorse si prevede di riattare dai 1.200 ai 1.500 alloggi che potranno essere messi a disposizione nei prossimi mesi e verranno assegnati sulla base delle graduatorie esistenti. Per esempio,  riguardo la città di Milano si prevede di intervenire nei quartieri Gratosoglio, Zama-Salomone, Mazzini e Gola.
Da mettere in conto la possibilità che ci potrà essere anche qualche furbetto, che si farà avanti per sfruttare i benefici di queste iniziative. Quali i controlli?
Tutte le risorse afferenti alle tre delibere approvate nella giunta pochi giorni fa,  sono erogate ai Comuni, ai piani di zona e alle Aler, alle quali è stato dato il compito di attivare i relativi bandi e di metter in campo tutte le iniziative per effettuare i dovuti controlli sulle domande ricevute. A maggior tutela di un proficuo utilizzo di queste risorse, ormai da 2 anni, Regione Lombardia effettua dei controlli a campione sulle amministrazioni locali al fine di verificare come siano stati effettuati i controlli di primo livello.
Molte sono le persone che hanno perso all’improvviso il lavoro anche in Lombardia. E si trovano in difficoltà perché non riescono più a pagare il mutuo. E’ stata prevista una forma di assistenza adatta anche per i proprietari di casa in difficoltà?
Tra le misure previste nella delibera sull’emergenza abitativa e il mantenimento dell’alloggio in locazione, vi è anche un’attenzione specifica per quelle famiglie che a causa di difficoltà economiche hanno perso la casa non potendo più onorare il mutuo. Si prevede infatti la possibilità di garantire a queste persone un contributo specifico finalizzato ad individuare un alloggio in locazione per rispondere al problema abitativo fino a Euro 5.000,00 ad alloggio.


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