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SILVIO SARDI: “MI SPOSO IL 22 DICEMBRE CON MANUELA. CON LORY? NON ERA VERO AMORE. CON DEVIN HO FALLITO E HO TUTTORA IL TIMORE DI FERIRLO”


di Paola Merlo

Dopo la scomparsa del figlio Loren, morto suicida, circa un mese fa,  la Del Santo ha deciso di entrare a “Il Grande Fratello Vip” e Devin, l’unico e l’ultimo  figlio che le è rimasto, nato dalla relazione con il  produttore cinematografico Silvio Sardi, è rimasto da solo a Miami. Così le luci della ribalta si sono accese su di lui, suo malgrado, e anche su Sardi, che come molti ex compagni e mariti di donne note nel mondo dello spettacolo non amano essere tirati in ballo come gli ex di…  Provo a chiamarlo, ma Sardi appena lo contatto è un po’ reticente. Mi dice di non avere niente da dire in più rispetto a quello che ha già dichiarato ufficialmente a tutti gli altri media, Barbara d’Urso compresa, alla quale nei giorni scorsi, ha inviato una lettera aperta (lettera di Silvio Sardi) per manifestare il suo cordoglio a Lory e la sua vicinanza al figlio Devin in seguito alla morte del suo amatissimo fratello. Lo richiamo qualche ora dopo e questa volta iniziamo a parlare con quella  voglia di andare avanti a chiacchierare, senza sosta  per riparlare di tante cose che non ci siamo più detti  (N.d.R.: visto che è passato molto dall’ultima volta che ho scritto un articolo su di lui e Lory Del Santo).

Gli chiedo: Silvio sei ancora a Miami?

E lui risponde: «No sono tornato da tempo e comunque, sono sempre stato  in pianta stabile a New York, dove avevo concentrato la mia attività. Sono tornato in Italia perché ho delle incombenze di lavoro in Europa e poi perché purtroppo mia mamma non sta molto bene. Sono figlio unico, mio padre è mancato tantissimi anni fa, non voglio lasciare mia madre da sola». Tutti ti cercano perché  sia Lory, sia soprattutto Devin, stanno affrontando una grande tragedia per la perdita di Loren. «La D’Urso mi ha invitato più volte nei suoi programmi, l’ultima volta a Pomeriggio 5, ma ho preferito farmi intervistare da casa e non  in Tv, perché in certi momenti il peso mediatico mi infastidisce. Ho già dato ragione a Lory perché non ho mai fatto da padre a nostro figlio. Non ho altro da aggiungere  sul passato».

Ma perché non ti sei mai assunto questa responsabilità?

«Io avevo già una figlia, Valentina,  (N.d.R.: che ora ha 36 anni) nata dal mio primo matrimonio. Sono diventato padre per la prima volta a 20 anni. E Devin è arrivato quando ne avevo 29».

Dove hai conosciuto Lory?

«In Costa Azzurra, nel 1989,  a un troneo di tennis. Avevo 26 anni  e tra noi è nata una bella amicizia che poi si è tramutata in qualcosa di più forte. Però non in un grande amore».

E poi è arrivato Devin…

«Devin è arrivato in un momento purtroppo tragico per Lory e anche per me, perché sebbene lo avessimo voluto a dicembre, Lory si è accorta di essere incinta tre mesi e mezzo dopo il suo concepimento, pochi giorni dopo la morte di Conor (N.d.R.: 20 marzo 1991). Una tragedia che le ha cambiato la vita, e non solo la sua».

Lago di Candia (TO), Tenuta Sardi: da destra seduti Sebastian (22), Valentina (36), Simona (10) figlia di Valentina in braccio a Jan (28); Stephan (25) con in braccio Leonardo (7) figlio di Valentina

E poi per una tragica fatalità. Lory ha raccontato che si è distratta per l’arrivo di un fax e in quel momento Conor è caduto giù dalla finestra.

«Io ricordo che quella mattina Lory ed io stavamo facendo colazione. Quella casa (N.d.R. la casa di Manhattan, dove è avvenuta la tragedia,  è di Sardi) era su due piani. Conor quella mattina stava dormendo al piano di sopra, dove c’era la zona notte. Si è svegliato e poi evidentemente per cercare la mamma o vedere se stava arrivando il papà (N.d.R.: quella mattina il papà, il musicista Eric Clapton avrebbe dovuto portarlo al Luna Park) è corso verso la finestra e non accorgendosi che non era chiusa  è caduto giù. Il maggiordomo l’aveva dimenticata aperta pochi istanti prima. Tra l’altro in quel momento Eric stava salendo in ascensore. Tragiche combinazioni e fatalità».

Lory Del Santo con Eric Clapton e il piccolo Connor all’epoca della loro relazione

La tragedia ha influito sulla fine della vostra storia?

«In realtà già quando Conor è venuto a mancare, la nostra storia era già agli sgoccioli. Anche se la nostra liaison non è finita subito».

Che cosa non ha funzionato fra voi?

«Probabilmente non avevamo caratteri compatibili. Però Lory era una donna brillante e divertente, era piacevole stare con lei».

Da come ne parli non sembra sia mai stato un amore folle…

«Infatti non lo era, era una relazione molto piacevole e amichevole, ma niente di più, non a caso con Lory non ho mai fatto grandi programmi, si viveva alla giornata».

C’è stato un episodio particolare che ha determinato la rottura fra di noi?

«No, ci siamo semplicemente allontanati seguendo le nostre esigenze lavorative. Lei era tornata in Italia, io ero rimasto a New York. Abbiamo discusso su questo aspetto. Nessuno dei due era disposto a cambiare i piani. Ma evidentemente quando le basi non sono così solide e gli intenti pure, la fine di una storia è ineludibile. Comunque è dal 1991 che non ci parliamo più, nemmeno per telefono».

Le storie tra adulti possono finire, ma il legame con un figlio è per sempre. Che cosa ti ha portato a decidere di tagliare i ponti anche con Devin quando aveva solo 7 mesi?

«Non è stata una decisione programmata. Ma le diatribe tra me e Lory erano frequenti. Forse ho pensato che così facendo avrei potuto tutelare Devin».

Tu però hai ammesso di avere delle colpe per avere abbandonato Devin…

«Si è vero non ho giustificazioni, tutt’oggi mi sento molto in colpa per il mio comportamento. Evidentemente io all’epoca non avevo grandi certezze riguardo la nostra storia. E così ho preso la palla al balzo, e in modo molto superficiale, ho voltato pagina anche con lui».

Poi sono nate anche delle querelle legali…

«Si sono subentrati gli avvocati e da quel momento in poi non è stato  più possibile per noi tornare sui nostri passi».

Lory aveva anche ottenuto dal Tribunale dei minori l’affidamento esclusivo di Devin. Tu e Lory v siete lasciati  quando Devin aveva  7 mesi, Quando hai incontrato di nuovo Devin? 

«Quando aveva 7-8 anni. Il Tribunale dei Minori aveva deciso che per reintrodurre la figura del padre, io avrei dovuto frequentarlo con la presenza di una assistente sociale. Una condizione e limitazione per me inaccettabile, che probabilmente mi ha portato a scegliere di nuovo la via di fuga».

Una fuga dalle responsabilità…

«Si, anche purtroppo».

Ma quando si ama un figlio si fa di tutto per vederlo…

«Si ma io non avevo quella forza in quel momento, ho staccato la spina facendo un grande errore».

Miami Beach (FL); foto del 2008 dell’album privato di Silvio Sardi con Silvio Sardi al centro tra Devin e Stephan, e davanti Sebastian

Poi nel ’93 ti sei di nuovo sposato e hai avuto altri due figli.

«Stephan nato nel 93 e Sebastian nato nel  96. Ai quali va aggiunto Jan, il figlio adottivo, preziosa eredità della  precedente relazione di mia moglie».

Guardando i tuoi figli crescere, non ti è venuta voglia di rivedere Devin? Lui non ti ha mai cercato?

«Si certo. Abbiamo fatto anche un tour assieme negli States partendo da Miami e arrivando a Chicago…».

Ti ha mai chiesto perché te ne sei andato?

«Non abbiamo mai toccato l’argomento».

Magari lui aveva paura di affrontarlo. Più di te. Non pensi che non lo ha fatto per il timore di ricevere delle risposte che non voleva sentire?

«Non mi sono posto il problema. Lo so è  imbarazzante dirlo, ma è così…».

Perché potevi fare tu il primo passo, lui in fondo era un ragazzino, magari si aspettava che tu gli dicessi  qualcosa di importante e non viceversa, quando siete rimasti da soli… 

«Non eravamo da soli, c’erano anche gli altri miei figli. Comunque con lui non ho mai affrontato certi  argomenti per pudore, per imbarazzo. Lo so è imbarazzante dirlo, ma è così. Avevo paura di ferirlo, di fargli ancora del male. E poi temevo di farmi scappare qualche parola negativa sulla mamma, come capita quando si è degli ex».

Portofino (GE):  da destra Kriss (24) moglie di Stephan (25; Sebastian (22) Jan (28), Valentina (36), Manuela, Leonardo (7), Marco (41) fidanzato di Valentina e Simona (10)

Che tipo di rapporto si è creato tra Devin, Valentina, Stephan, Sebastian e Jan ?

«Di grande intesa. Devin poi è migrato negli States per seguire (e non solo) le sue passioni e quindi dedicarsi alla fotografia. Un passo felice e un bene a mio avviso per lui. Perché in Italia avrebbe sempre avuto l’etichetta di “figlio di”, invece negli Usa sei uno dei tanti».

Da destra in ginocchio Gabriele (18) figlio di Manuela; in piedi Jan (28) vive a Londra, Valentina (36) vive nella Tenuta Sardi in Piemonte dove viene fatto il vino di famiglia “Tenuta Sardi”; Stephan (25) con alle spalle sua moglie Kriss (24) modella Ukraine (vivono a New York), Sebastian (22) vive con la sorella nella Tenuta in Piemonte; Silvio Sardi e Manuela

Devin  in alcune trasmissioni Tv nelle quali è stato invitato come ospite,  ha spesso dichiarato che poiché la mamma viaggiava sempre molto per lavoro,  lui si è sempre dedicato al fratello più piccolo come solo un padre poteva fare. Ora non temi che lui possa fare qualche sciocchezza?

Si molto. Gli ho scritto anche una lettera, ma non mi ha risposto. E ora non risponde più nemmeno ai suoi fratelli, si è allontanato anche da loro nonostante con loro  avesse instaurato un rapporto di amicizia speciale seppur a distanza».

Un argomento complicato quello della depressione…

Sono molto perplesso su questo argomento, non riesco a comprendere le ragioni di Lory. Quello che lei afferma. A partire dalle fragilità che dice che può avere acquisito Loren per essere nato prematuto, alla forte depressione di cui dopo si è ammalato.  Non vedo un nesso. Io l’ho visto solo 2 volte nel 2008. Mi sembra assurdo che un ragazzo a 19 anni si tolga la vita. Da mettere in conto è anche il fatto che lui non sapeva chi fosse suo padre. Riguardo Devin, proprio perché era così legato al fratello, ora vorrei trovare il modo per stargli vicino».

Perché non andare a trovarlo di persona?

«Per paura di fare qualcosa che possa maggiormente infastidirlo e poi con lui non ho lo stesso rapporto che ho con gli altri miei figli. Mio malgrado. Con lui ho molta più paura di sbagliare».

Gallarate (VA): sul set del film The World of Hope il giorno del termine delle riprese con l’autore del libro Ivan Maruzzi, il regista Ettore Pasculli, la crew tecnica e gli attori (tutti minorenni) protagonisti

“Il Grande Fratello Vip” una terapia per Lory, come la vedi tu?

ROMA. Manuela e Silvio Sardi al dinner/party dell’evento organizzato da Gianluca Mech a Roma durante il Rome Film Festival lo scorso mese di Ottobre

«C’è chi ha detto che andare a “Il Grande Fratello Vip” per Lory sia  una fuga dalla realtà più che una chanche di riscatto emotivo. Bisogna ricordare che per Lory questo è lavoro seppur nel mondo dello spettacolo».

Hai appena finito di fare un film sul bullismo “The world of hope”, tratto dall’omonimo libro scritto da Ivan Maruzzi. Ora lo lancerai anche in Italia?

«Rai e Mediaset sono da sempre e sempre ostiche ad aprire le porte a tutti, all’estero è più facile piazzare un prodotto se è un buon prodotto. Trovo assurdo questo atteggiamento. E non lo dico solo per me».

Due matrimoni alle spalle, tanti amori, ora a che punto è la tua vita sentimentale?

«A un passo dall’altare. Mi sposerò il 22 dicembre con Manuela. Ci siamo incontrati un anno fa in un ristorante a Milano. Lei fa l’avvocato. Sarà un giorno fantastico».

Inviterai anche Devin?

Manuela e Silvio Sardi alla prima di un film al Festival del Cinema di Roma lo scorso Ottobre

«Certo, anche se non so se verrà. Ma io ci tengo molto».

Perché avete scelto di sposarvi proprio il 22 dicembre, pochi giorni prima di Natale?  Una data particolare. Avete programmato un viaggio di nozze, una luna di miele speciale?

«No solo un dress code molto speciale. Ma per ora è tutto  è top secret».



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