Lombardia più internazionale, boom di scuole e corsi di lingua, + 18% in cinque anni, secondo i dati sulle imprese del settore al 2018 della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. In regione sono 706 le imprese con scuole di lingua e servizi di interpretariato e crescono del 18% da fine 2013 a giugno 2018, più del dato nazionale (3.910 imprese, +8,5%).
Così la Camera di commercio Milano MonzaBrianza Lodi ha promosso un’importante iniziativa, quella di realizzate “le carte per i servizi” per traduzioni, interpretariato, per scuole e corsi di lingue con Federlingue aderente a Confcommercio Milano, associazioni di imprese e professionisti, consumatori, università, UNI-Ente Italiano di Normazione allo scopo di offrire indicazioni chiare per orientare il consumatore nella scelta di un fornitore di servizi linguistici che possa soddisfare tutte le esigenze e le aspettative più ambiziose. (www.milomb.camcom.it).
«Il comparto linguistico, in un contesto economico e territoriale come il nostro, aperto all’estero ed in forte crescita turistica, contribuisce a determinare una sempre maggiore capacità attrattiva e di accoglienza a livello internazionale», dice Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi. «Si tratta di garantire servizi di qualità e al tempo stesso di favorire l’integrazione nei diversi settori».
«Con la Camera di Commercio abbiamo realizzato due Carte dei servizi, una per traduzioni e interpretariati e una per i corsi di lingue. L’obiettivo è quello di aiutare l’utente, sia l’impresa sia il privato, a scegliere consapevolmente i servizi linguistici di cui ha bisogno», spiega Elena Cordani, presidente di Federlingue aderente a Confcommercio Milano. «Gli indicatori oggettivi di qualità per traduzioni e corsi di lingue descritti nelle due Carte dei servizi in modo chiaro e trasparente rappresentano un contributo importante per migliorare i rapporti d’affari e di lavoro con clienti stranieri sia all’estero sia in Italia».
Il settore in Lombardia. È Milano a trainare la crescita del settore con 171 scuole e 211 imprese di traduzione nel capoluogo (382 in totale, +15% dal 2013 e +30%, per una crescita complessiva di settore di +21%) ma anche con 1.413 addetti nei due settori, prima in Italia. Poi ci sono Brescia (67, 24 scuole e 43 imprese di traduzione, crescono le scuole in cinque anni, + 71%, per una crescita totale di +3%, con 150 addetti), Bergamo (62 attività di cui 24 scuole, +6,9% in sei mesi e +10,7% dal 2013, con 108 addetti), Monza (61 imprese, di cui 29 scuole, +8,9% e +38,6%, con 141 addetti). Varese ha 33 imprese, circa 20 sono a Lecco, Como e Pavia. A Cremona, con 13 imprese gli addetti sono 264.
Il settore in Italia, oggi conta 3.910 imprese, +1,5% in sei mesi e + 8,5% dal 2013. Trainano le imprese di scuo
le di lingue, 1.783, + 21,4% dal 2013. In Italia, prime Roma (827, di cui 206 di lingua, +0,7% in sei mesi), Milano (382, +2,4% e +21% dal 2013). A Torino sono 207 (+24% dal 2013). Firenze conta 106 imprese, +12% (di cui 58 scuole, +26%). Circa 90 imprese a Bologna, circa 80 a Genova, Bari, Modena, Pisa. Circa 70 a Verona, Padova, Napoli, Brescia, oltre 60 a Bergamo e Monza.
Per addetti, prima Milano con uno su sette. Sono 10.735 in Italia, di cui quasi 8 mila nelle scuole. Prima con 1.413 Milano, 1.340 a Roma, 796 a Firenze, 477 a Torino, 266 a Bologna, 222 a Vicenza.
Forte il peso di donne e stranieri. Gli stranieri tra le imprese del settore sono quasi la metà in Italia e tra le imprese di interpreti, gli stranieri superano gli italiani (1.118 e 1.009). Gli stranieri sono a Milano e in Lombardia sul totale del settore linguistico circa un terzo. Un settore molto femminile, con oltre la metà di imprese femminili in Italia e circa la metà anche in Lombardia e a Milano.
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