di Vincent Dubois
In base agli ultimi dati Istat nei primi otto mesi dell’anno la produzione industriale in Italia è cresciuta dell’1,8%, anche se negli ultimi 3 mesi ossia dalla fine di luglio ad oggi, l’indice ha mostrato una lieve diminuzione congiunturale.
Una situazione speculare, secondo i dati di Eurostat, l’Ufficio di Statistica dell’Unione Europea, c’è stata anche nei Paesi dell’area Euro Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna
e in quelli dell’ EU28, dove si sono registrati segni positivi rispettivamente con una crescita del +1% e dello 0,8%, con una flessione congiunturale dello 0,7% nel mese di luglio nell’area Euro e dello 0,6% per i Paesi dell’EU 28.
In generale numeri lievemente in calo rispetto all’agosto 2017, periodo in cui la produzione industriale ha registrato un + 0,9% nei Paesi dell’Euro area e un +1,2% in quelli dell’EU28.
DATI A CONFRONTO LUGLIO 2018 AD AGOSTO 2018
Nell’euro area in agosto 2018, rispetto al luglio 2018 la produzione di energia è salita dell’ 1.9%, i beni durevoli dell’ 1.5%, quelli beni strumentali e non-durevoli dell’1.4% .
Nell’EU28, la produzione di beni strumentali ha registrato un rialzo dell’ 1.2%, i beni non-durevoli dell’ 1.1%, l’energia dello 0.9%, i beni durevoli dello 0.8% ed i beni intermedi (N.d.R. ossia quei beni economici che possono essere utilizzati soltanto in un ciclo produttivo per produrre altri beni) dello 0.3%.
Fra gi Stati che hanno registrato i migliori risultati nel settore della produzione industriale ai primi posti si sono piazzati Malta (+9.9%), l’Irlanda (+8.0%) e l’Ungheria (+3.8%). Mentre la Danimarca ha subito una discreta flessione (-4.5%).
CONFRONTO TRA AGOSTO 2017 e AGOSTO 2018
In area Euro se si confrontano I dati prendendo in considerazione l’agosto 2017 e l’agosto 2018 si evince un aumento del 2,8% della produzione dei beni non-durevoli, dell’1,6% dei beni strumentali, dell’1,2% dei beni durevoli e dello 0,4% dei beni intermedi mentre in calo risulta la produzione di energia dello 0.7%.
Gli Stati membri dove si sono registrati i maggiori aumenti sono stati: Irlanda (+15.1%), Slovenia (+7.0%) e Lettonia (+6.4%). I cali più determinanti in Danimarca ( – 3.9%), in Portogallo (-3.3%) e Lussemburgo (-2.6%).
La situazione attualmente è in grande fermento e i mercati nei prossimi mesi , c’è già chi lo afferma senza dubbi, riserveranno molte sorprese.
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