Il tasso di inflazione (è un indicatore della variazione relativa nel tempo del livello generale dei prezzi e indica la variazione del potere d’acquisto della moneta. Viene espressa quasi sempre in termini percentuali. L’inflazione è l’aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo, che genera una diminuzione del potere d’acquisto della moneta), annuale dell’area dell’euro è stato dell’1,9% a novembre 2018, in calo rispetto al 2,2% di ottobre. Un anno prima, il tasso era dell’1,5%. L’inflazione annuale dell’Unione europea è stata del 2,0% a novembre 2018, in calo rispetto al 2,2% di ottobre. Un anno prima, il tasso era dell’1,8%. Queste le cifre pubblicate da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.
I tassi annui più bassi sono stati registrati in Danimarca (0,7%), Irlanda (0,8%) e Portogallo (0,9%). I più alti tassi annuali sono stati registrati in Estonia, Ungheria e Romania (tutti del 3,2%). Rispetto a ottobre 2018, l’inflazione annua è diminuita in venticinque Stati membri, è rimasta stabile in uno e aumentata in un altro.
Nel novembre 2018, il contributo più elevato all’inflazione annuale dell’area dell’euro è venuto dall’energia (+0,88 %), seguita dai servizi (+0,57%), alimentari, alcol e tabacco (+0,38%) e beni industriali non energetici ( +0,11%).
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.