di Paula Dawson
Due love stories importanti alle spalle vissute in Italia con Massimo Troisi e Francesco Nuti, Clarissa Burt che tra pochi mesi, per la precisione il 25 aprile compirà 60 anni, è stata una delle modelle più corteggiate negli anni ’80. Nel 2005 ha deciso di tornare in America, per la precisione a Phoenix, in Arizona, per amore. Ma non di un nuovo fidanzato, come le cronache hanno ipotizzato nell’immediato in quel periodo, ma per stare vicino alla sua famiglia. Insomma una vita non di soli lustrini quella di Clarissa, che da oltre 10 anni, ci tiene a sottolineare, pur non rinnegando nulla del passato, ha preso una direzione diversa.
Difatti la “vesprecèlla” come la definì una volta Troisi, oggi al red carpet preferisce il dietro le quinte, dove intervista persone famose nel mondo dello spettacolo e dell’imprenditoria negli Stati Uniti, realizzando video, prodotti editoriali per la sua società di media e comunicazione, la Clarissa Burt Media Group. Ha scritto un libro di cucina
“Cucina italiana senza glutine” assieme a Rita Romano e ora ne ha in cantiere un altro. Collabora con la Women Economic Forum, una piattaforma multinazionale il cui obiettivo è quello di aiutare le donne di ogni ceto sociale a raggiungere nuovi obiettivi, potenziando l’imprenditorialità e la leadership. Solo per citare alcuni dei suoi attuali impegni.
Clarissa come ti senti oggi in questo nuovo ruolo di donna imprenditrice?
Molto soddisfatta, fare l’imprenditrice nel campo della comunicazione mi ha dato l’opportunità di iniziare a farmi conoscere in altri ambiti che mi danno molte soddisfazioni. A breve aprirò un network multimediale, un nuovo progetto che avevo da tempo e che finalmente quest’anno riuscirò a realizzare.
Tu che lavori anche per aiutare le donne a sviluppare il loro business, quali difficoltà hai incontrato a iniziare tutto da capo quando sei tornata negli Usa?
A 48 anni inventarti un’altra attività non è semplice, ma io l’ho fatto con molta determinazione spinta inizialmente dal desiderio di avvicinarmi alla mia famiglia, in particolare alla mia adorata nonna Clarissa e poi a mamma Clarissa.
Tu Clarissa, tua nonna Clarissa, tua mamma Clarissa… perché vi chiamate tutte Clarissa in famiglia, eccetto tua sorella Carol?
Perché per tradizione è stato deciso di scegliere il nome Clarissa per tutte le primogenite. Una scelta del passato, un desiderio rimasto nel presente, che nessuno ha mai messo in discussione.
Anche riprendere il filo con gli amici spesso non è stato semplice?
Ho pochi amici e per fortuna molto speciali. Quelli mi bastano. Dopo i 50 anni punti alla qualità, non alla quantità.
Pochi amici e l’amore?
L’amore è in standby. Non sono una che cerca un uomo a tutti i costi. Se capita quello giusto bene altrimenti ne faccio a meno. Sono molto fatalista. E per ora sono single.
Non è che sotto sotto c’è qualche delusione del passato che ti fa rispondere in questo modo?
No nessun cruccio e rimpianto. Ho amato, sono stata amata. Gli uomini mi hanno spesso raccontato un sacco di bugie, ho creduto a quello che mi hanno detto, ma questo non mi ha incattivita. Tutto mi ha aiutato a crescere, a maturare e a capire quello che volevo davvero essere e ciò che volevo fare.
Quali le problematiche maggiormente avute nel rapporto con l’altro sesso?
Molti uomini mentono spudoratamente facendoti sentire la donna più importante della Terra anche quando non è così. Quando sei giovane ci credi e poi quando scopri che non è vero, questo ti fa stare davvero male. Invece quando invecchi riesci ad abbozzare un po’ di più, prendi coscienza dei limiti delle persone e ti regoli di conseguenza…Ti dico già che non farò nomi…(E ride).
Nessun rimpianto per non avere avuto figli?
No. Mi piacciono i bambini ma non ho mai sentito la necessità di diventare mamma. Mi sono occupata dei miei nipoti, ossia dei figli di mia sorella. E tuttora lo faccio con il cuore.
Forse perché non hai mai incontrato l’uomo giusto…
É probabile, ma nella vita non si deve mai guardare indietro, ma sempre avanti. Il passato ti deve aiutare a capire gli errori per poi portarti inevitabilmente a cambiare percorso.
Tante le persone che hai intervistato, Kevin Costner, Bruce Springsteen, Lionel Richie, David Foster, Doris Roberts, Whitney Houston, solo per citarne alcune. Chi ti ha lasciato un ricordo indelebile?
Whitney Houston. Mi ha concesso un’intervista in esclusiva un giorno in cui aveva deciso di non fare interviste con nessuno. Tra noi è scattato un feeling immediato, un’empatia davvero speciali. Era una donna molto sensibile e dolce. Alla fine della nostra chiacchierata abbiamo pure fatto una foto assieme. Si Whitney era una gran bella persona.
Che cosa non rifaresti di nuovo di quello che hai fatto in passato?
Arrabbiarmi anche per cose di poco conto. Arrabbiarsi fa sempre male. Purtroppo lo scopri e lo capisci sempre a posteriori.
Mai dire mai a che cosa?
La vita ti riserva molte sorprese. Mai dire mai a un giorno migliore e a un nuovo obiettivo da raggiungere.
Il tuo prossimo obiettivo qual è?
Avere un programma Tv tutto mio qui negli Usa, dove parlare di tematiche che possano essere di aiuto per le donne.
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