di Miguel Mendez
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha respinto l’ultimatum di ieri dell’Ue che chiede di indire nuove elezioni o riconoscerà l’oppositore, Juan Guaidò, come nuovo presidente. «Si comportano con arroganza. Nessuno può darci un ultimatum. Se vogliono andarsene dal Venezuela, se ne vadano», ha detto Maduro in un’intervista alla Cnn Turk ripresa dai media internazionali. «Il Venezuela non è collegato all’Europa. Questa è arroganza. Le élite europee non riflettono l’opinione dei popoli europei».
Nel frattempo il Cremlino, riferisce l’agenzia russa Interfax, si è apprestato a smentire una notizia diramata dall’agenzia Reuters, che affermava che circa 400 contractor privati erano partiti per il Venezuela per schierarsi al fianco del presidente Maduro, dichiarato illegittimo dal leader dell’opposizione Juan Guaidò. «Certamente, non è vero», ha detto il portavoce della presidenza Dmitry Peskov. Aggiungendo sarcasticamente:
«La paura ha cento occhi».
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha assicurato ieri:
«Non riposeremo fino a quando non avremo sconfitto il colpo di Stato con cui si pretende di interferire nella vita politica del Venezuela, mettere da parte la nostra sovranità e instaurare un governo fantoccio dell’Impero statunitense».
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