di Massimo Gaggi
Seconda serata del festival. Baglioni, apre il secondo appuntamento del festival con Noi no, 12 cantanti in gara in una serata che finalmente è festival. Lasciate alle spalle le tensioni del debutto il direttore artistico, la Raffaele e Bisio catturano i sentiment del pubblico, quello a casa e quello seduto all’Ariston, che si fa coinvolgere come se fosse a un concerto di Baglioni.
Per dirla in numeri i dati parlano chiaro. Sono stati 9 milioni 144 mila, pari al 47.3%, i telespettatori che hanno seguito il 6 febbraio su Rai1 la seconda serata del Festival di Sanremo di Claudio Baglioni. Gli ascolti sono sostanzialmente in linea con quelli di un anno fa, quando la seconda serata del festival ottenne una media di 9 milioni 687 mila spettatori pari al 47.7% di share.
La prima parte della seconda serata (dalle 21.26 alle 23.50) ha avuto 10 milioni 959 mila spettatori con il 46.4%; la seconda (dalle 23.55 all’1.04) 5 milioni 260 mila con il 52%.
Nel 2018 la prima parte della seconda serata aveva raccolto 11 milioni 458 mila spettatori con il 46.6%, la seconda 5 milioni 867 mila con il 52.8%.
La seconda serata del Baglioni bis ha invece scontato il tradizionale calo di ascolti rispetto al debutto (seguito da 10 milioni 86 mila telespettatori con il 49.5%). Nel 2018 la seconda serata fece segnare un calo più netto (dal 52.1% al 47.7%).
Forse il direttore artistico Claudio Baglioni si aspettava qualcosina in più visto l’en plein di standing ovation per Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Loredana Bertè realizzato nel corso della seconda serata del Festival. Ma alla fine dei conti non può nemmeno lamentarsi. Perché la serata è stata sicuramente migliore della prima, più ritmata, divertente, in poche parole si avvicinata maggiormente alle aspettative dei telespettatori.
A partire dalla Raffaele che ieri sera è riuscita per davvero a fare ridere, e a conquistare gli applausi del pubblico, una platea nella media più giovane rispetto a quella delle passate edizioni, cimentandosi in gag esilaranti. Come quando si è cimentata nella traduzione simultanea del regolamento di voto che ha provato a “tradurre” in cinese, spagnolo e poi in romano “coatto” . O quando, con un sontuoso abito rosso, si è presentata sul palco per cantare Habanera dalla Carmen, ma non ricordando il testo alla fine ha finito la performance fischiettando la melodia.
E poi il duo Baglioni e Bisio che si sono cimentati in una gag da avanspettacolo “a suon di pernacchie”, rispolverando le performances trademark della coppia Chiari-Campanini.
E poi di nuovo Baglioni che con Virginia, sdraiata sul piano come Sylvie Vartan faceva con Luttazzi (in omaggio a Lelio Luttazzi), canta Il mio tipo ideale.
E poi Fiorella Mannoia, che canta Il peso del coraggio, e poi duettando con Baglioni uno dei suoi cavalli di battaglia, “Quello che le donne non dicono”, che proprio da Sanremo nell’87, vinse il Premio della critica. Tanti gli applausi per la sua performance e una standing ovation del pubblico in sala tutta meritata.
Pubblico in piedi e lunghissimo applauso anche per Loredana Berté, al termine dell’esibizione del brano ‘Cosa ti aspetti da me’, con il quale è in gara. “Grazie, vi amo”, dice Loredana prima di congedarsi dal palco mettendo i fiori sulla spalla.
Nemmeno una parola sulla sorella Mimì alla quale Rai1 ha dedicato una fiction ‘Io sono Mia’, che manderà in onda la settimana successiva al festival. Non certo per dimenticanza, ma quel rispetto di chi per lei ha pianto così tanto fino al punto di non avere più lacrime dopo la sua scomparsa.
Uno dei momenti più emozionanti della serata, che si conclude con un’altra standing ovation è l’esibizione canora di Marco Mengoni, che a Sanremo vinse con L’essenziale nel 2013. Lui che torna sul palco, con il cantautore scozzese Tom Walker. Assieme cantano Hola (I say), terzo brano estratto dall’ultimo lavoro di Mengoni, Atlantico. E poi quando Mengoni e Baglioni si cimentano in un superclassico della canzone italiana, Emozioni di Lucio Battisti fa esaltare anche la platea dei twit.
Il testimone poi passa a Michelle Hunziker, elegantissima in bustier nero laminato e gonna ampia con riflessi argentati, che con la sua verve in una gag, non particolarmente esilarante e nuova del suo repertorio, fa sorridere con l’ex compagno Bisio, 16 anni dopo Zelig. Piace il cameo regalato da Pippo Baudo, che pure lui riceve una standing ovation del pubblico al grido di ‘Pippo, Pippo’.
Esilaranti Pio e Amedeo, che scherzano sul Baglioni Tris e il ministro Salvini, anche se non lo nominano mai esplicitamente, dicendo:
«Non è pericoloso, all’inizio dice peste e corna, ma poi dopo due o tre anni ti ama: con noi meridionali ha fatto la stessa cosa».
La performance è piaciuta anche al vicepremier Salvini, che ha twittato postando un selfie davanti alla tv sintonizzata su Rai1, con l’inquadratura dei due comici al fianco di Baglioni. «Evviva Sanremo».
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.