di Peter O’Sullivan
E così dopo la discesa in campo di Elizabeth Warren, Kirsten Gillibrand, Tulsi Gabbard e Kamala Harris, c’è un’altra donna, la senatrice dem del Minnesota Amy Klobuchar, 59 anni, avvocato, che ieri ha annunciato formalmente la sua candidatura alle presidenziali Usa in un comizio a Minneapolis sotto una fitta nevicata e con una temperatura precipitata a-14. «Non ci fermerà certo il maltempo», ha scherzato, aggiungendo che il senso di comunità del paese oggi si sta frammentando, logorato dalla natura meschina e crudele della nostra politica. «Siamo tutti stanchi delle interruzioni e degli scontri, degli ingorghi e della magnificenza».
E poi ha ribadito: «Voglio scendere in campo per ogni americano e come presidente, lo guarderò negli occhi, gli dirò cosa penso, mi concentrerò sulle cose da fare, come faccio da tutta una vita», ha detto la Klobuchar.
Obiettivo: «Guarire il cuore della nostra democrazia e rinnovare il nostro impegno per il bene comune».
Affermando i valori del Midwest, la Klobuchar ha detto a una folla riscaldata da cioccolata calda, sidro di mele, lampade di calore e falò: «Non ho una macchina politica alle spalle, non ho una potenza finanziaria, ma quello che ho in abbondanza è la grinta».
Anche questa volta Donald Trump, come aveva fatto anche con la candidata senatrice Elizabeth Warren, che con ironia sferzante aveva definito Pocahontas, per le sue origini da nativa americana, non si è lasciato sfuggire l’occasione di riservare una battuta al vetriolo anche per la Klobuchar. Scrivendo su Twitter: «Beh, è successo di nuovo. Amy Klobuchar ha annunciato di essere in corsa per la presidenza, parlando orgogliosamente della sua volontà di volere combattere il riscaldamento globale mentre imperversava una bufera di neve, con temperature ghiacciate da congelamento. Brutto tempismo. Alla fine del suo discorso sembrava un pupazzo di neve (donna)!».
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.