di Miguel Gallardo
«Il governo è assolutamente a favore dell’arrivo e delle distribuzione di aiuti umanitari indispensabili di fronte alla tragedia che sta subendo il popolo del Venezuela». Lo ha detto stamattina il nostro ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi alla Camera.
E sempre nella giornata di oggi l’Aula della Camera ha approvato
con 266 voti a favore, 205 contrari e nove astenuti (i deputati di Leu), la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi sulla situazione in Venezuela.
Juan Guaidó invece stamattina (il nostro orologio è avanti 5 ore rispetto al Venezuela) su Twitter ha chiesto a tutti i venezuelani di andare “in piazza”, per protestare ed “esigere che gli aiuti umanitari” entrino nel paese sperando di sbloccare l’ingresso di cibo e medicine attraverso il confine con la Colombia.
La protesta (già in corso) è stata convocata in coincidenza con la Giornata della Gioventù, che Guaidó ha dedicato “alla memoria di tanti giovani caduti nella lotta per la libertà in Venezuela”.
Le prime consegne, coordinate da una commissione del Parlamento venezuelano, dall’agenzia di cooperazione americana, dall’USAID e dalle autorità del paese vicino, si trovano già nella città di confine di Cúcuta. Il governo di Maduro però, forte della collaborazione con i membri delle Forze Armate Nazionali bolivariani (FANB), continua a rifiutarle categoricamente considerando questo intervento come una forzatura indiretta dell’amministrazione Trump.
Ma Guaidó che non intende fare passi da gambero ed non ha paura di osare, e quindi ha anche lanciato un messaggio chiaro alle Forze Armate: «Unitevi alla lotta dei venezuelani e permettete l’accesso al cibo e alle medicine di cui ha bisogno la nostra gente».
Guaidó mira a mantenere alto il morale dei suoi seguaci. «Ci mobiliteremo in tutto il paese», ha annunciato conscio di potere contare su una rete di circa 100.000 volontari per coordinare l’arrivo degli aiuti, di cui quasi 10.000 sono personale sanitario visto che oramai sono quasi 300mila i venezuelani a rischio di morte. Alla protesta si sono uniti anche molti artisti scrittori, attori, cantanti che stanno sostenendo Guaidó via Instagram:
https://www.instagram.com/p/BtW0j34giMv/?utm_source=ig_share_sheet&igshid=4854qm1xizo8
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