Dopo la bocciatura del progetto di Finanziaria, con i voti dei partiti di centro destra Pp e Ciudadanos e degli indipendentisti catalani, la strada verso nuove elezioni è oramai un dato di fatto.
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato ai suoi ministri che le elezioni generali anticipate si terranno il 28 aprile prossimo.
“Vi annuncio che ho proposto lo scioglimento delle Camere e la convocazione di elezioni generali per il 28 aprile e ho comunicato al re questa decisione”, ha detto Pedro Sanchez nella dichiarazione istituzionale dal Palazzo della Moncloa. “Il governo si è scontrato con il rifiuto della Finanziaria più sociale del nostro Paese”, ha ricordato il premier, nel giustificare la decisione di dare per conclusa la legislatura. “La scelta era continuare a governare con una legge di bilancio che non è nostra e non risponde alle esigenze sociali nostro Paese, oppure impegnare tutti gli sforzi e l’energia collettiva nelle grandi trasformazioni che vogliamo. Fra il non fare nulla o convocare le urne e dare la parola agli spagnoli, ho scelto la seconda”.
La Borsa spagnola al momento sembra non temere le elezioni politiche anticipate con l’indice Ibex 35 che guadagna lo 0,3% a 8.974 punti. Madrid aveva avviato la seduta invariata per poi passare in rialzo dopo l’annuncio del voto da parte del premier Pedro Sanchez.
“La Spagna – ha proseguito – deve continuare a progredire, escludendo la politica dello scontro, creando lavoro di qualità, ampliando i diritti e le libertà, garantendo la protezione sociale”, ha elencato il leader socialista nel fare un excursus dei 13 provvedimenti di legge e dei 25 decreti approvati in poco più di 8 mesi al governo. “Sono convinto che sia possibile recuperare la politica utile, che sia possibile recuperare la tolleranza, il rispetto. La Spagna è dei cittadini, saranno loro a decidere se fanno un passo indietro o andare avanti sulla strada del progresso”, ha aggiunto.
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.