Ha superato le 111 mila firme, su Change.org, la petizione online a sostegno della Torino-Lione.
Lo annuncia il promotore dell’iniziativa, Mino Giachino, che dà appuntamento a tutti i sostenitori dell’opera in piazza Montecitorio, giovedì 21 febbraio, per presentare la sua analisi costi benefici sulla Tav.
«Le manifestazioni si Tav organizzate con le ‘madamin’ e il dialogo che ho aperto con Salvini hanno cambiato le cose, la spaccatura nel governo è evidente ed è saltato l’accordo iniziale tra Salvini e Di Maio», sostiene Giachino.
«Ma la sfida non è stata ancora vinta definitivamente e Toninelli testardamente ha presentato una analisi costi e benefici scritta da professori No Tav. La battaglia si sposta a Roma, dobbiamo far capire a Toninelli che se va in Parlamento con la sua decisione di dire No alla TAV verrà bocciato. Ecco perché giovedì ci troveremo alle 11.30 in Piazza Montecitorio a presentare la nostra analisi costi e benefici», conclude.
«Cercate di esserci: sarà un segnale forte». Che cosa farà ora Toninelli? E soprattutto le questioni sulla Tav riusciranno davvero a dividere Salvini e Di Maio?
“Nei giorni scorsi la grande stampa pro-Tav ha sparacchiato numeri a casaccio, dai 3-400 milioni fino addirittura a 2,4 mld di presunti benefici del progetto, collegandoli, in alcuni casi, all’appunto inviato dal professor Pierluigi Coppola a chiosa della analisi costi benefici redatta dal gruppo del professor Marco Ponti”. Lo scrive il Mit in una nota. ” Ebbene, quei numeri rappresentano una grossolana patacca, un falso clamoroso. Si tratta di una tabella di cui nemmeno Coppola risulta autore e che peraltro non è mai pervenuta al Mit”. “E’ un grave inquinamento del dibattito”.
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