“Progettare è respirare, quindi se non riesco a respirare sono nei guai” questa era una delle frasi ricorrenti e più note del noto designer tedesco Karl Lagerfeld, morto ieri a Parigi all’età di 85 anni. Una scomparsa che ha lasciato tutti attoniti, anche se i rumors sulla sua cattiva salute erano già iniziati a circolare nel 2017 e sono aumentati quando nel 2018 durante il Resort Show di Chanel che si svolse a Parigi, molti commentarono la sua passeggiata ‘instabile’ mentre stringeva il braccio del suo figlioccio Hudson Kroenig.
A confermare i timori di una salute sempre più precaria, la sua assenza alle sfilate di inizio gennaio.
Era la prima volta che Karl Lagerfeld non faceva il suo inchino alla fine di una sfilata di Chanel. Così la Maison fu costretta a diramare un comunicato per giustificare la sua assenza.
“Il signor Lagerfeld, direttore artistico di Chanel si sente stanco e ha chiesto a Virginie Viard, direttore dello studio creativo della casa di rappresentarlo”.
Ora che “l’ultimo imperatore”, come lo ha definito oggi Le Monde, se n’è andato, il mondo della moda ha perso un pezzo importante della sua storia, ma il suo stile resterà per sempre nella mente di tutti noi. Lui che ha reinventato i codici del marchio creati da Gabrielle Chanel, la giacca e l’abito CHANEL, il tubino nero, i preziosi tweed, le scarpe bicolori, le borse trapuntate, le perle e la bigiotteria. Di Gabrielle Chanel diceva: «Il mio lavoro non è quello di fare ciò che ha fatto, ma quello che avrebbe fatto. La cosa buona di Chanel è che è un’idea che puoi adattare a molte cose».
Sulla homepage di Fendi si legge un messaggio che in poche parole riassume tutto l’affetto e la stima della famiglia Fendi per Lagerfeld: “Thank you Karl for the most beautiful journey. With all our love. Your Fendi family” (Grazie Karl per il più bel viaggio. Con tutto il nostro affetto. La tua famiglia Fendi).
Sul sito di Chanel invece è stata pubblicata una lettera di condoglianze, dove tutte le persone chiave di questa azienda, che hanno lavorato a stretto contatto con Lagerfeld, direttore creativo della CHANEL Fashion House dal 1983, hanno voluto esprimere il loro pensiero.
Alain Wertheimer, CEO di CHANEL, ha dichiarato: “Grazie al suo genio creativo, alla sua generosità e all’intuizione eccezionale, Karl Lagerfeld è stato in anticipo sui tempi, il che ha ampiamente contribuito al successo della House of CHANEL in tutto il mondo. Oggi, non solo ho perso un amico, ma abbiamo tutti perso una straordinaria mente creativa a cui ho dato carta bianca nei primi anni ’80 per reinventare il marchio “.
Bruno Pavlovsky, Presidente della moda di CHANEL, ha dichiarato: “Sfilata di moda dopo la sfilata di moda, collezione dopo collezione, Karl Lagerfeld ha lasciato il segno sulla leggenda di Gabrielle Chanel e la storia della Maison CHANEL. Ha costantemente promosso il talento e l’esperienza degli atelier e dei Métiers d’Art di CHANEL, permettendo a questo eccezionale know-how di brillare in tutto il mondo. Il più grande tributo che possiamo pagare oggi è continuare a seguire il percorso da lui tracciato – per citare Karl – “continuare ad abbracciare il presente e inventare il futuro”.
A Virginie Viard, direttore del Fashion Creation Studio di CHANEL e il più stretto collaboratore di Karl Lagerfeld da più di 30 anni, è stato affidato da Alain Wertheimer il lavoro creativo per le collezioni, in modo che l’eredità di Gabrielle Chanel e Karl Lagerfeld possa continuare a vivere.
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