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VACANZA? SI GRAZIE MA SOLO PER ADULTI


villaggio Veraclub Sunset Beach Zanzibar

di Carol Bianchi

Fino a un decennio fa le vacanze erano pensate a misura di bambino, dai più piccoli ai più grandi, insomma tutto ma proprio tutto diventava più appetibile se soddisfava prevalentemente le loro necessità. Pochissimi erano i tour operator che prevedevano pacchetti turistici ritagliati sulle esigenze di “soli adulti”.

Ora invece pare che il numero di quest’ultimi sia aumentato in maniera esponenziale. Vuoi perché si fanno sempre meno bambini, vuoi perché i bambini, spesso in vacanza, (per fortuna non tutti), sono troppo rumorosi e tra l’altro, se pure mal gestiti, riescono a trasformare qualsiasi luogo di relax in un vero e proprio inferno.

Nel 2016 il sito tedesco “Urlaub-ohne-kinder” (letteralmente “vacanza senza figli”) segnalava circa 700 hotel solo per adulti. Oggi il numero è salito a più di 1.300 strutture sparse in tutto il mondo. E in Europa ne vantiamo addirittura il primato, con 852 realtà.

Insomma il child free è sempre più gradito e richiesto. Secondo il magazine online Fvw i tedeschi, per esempio, prenotano sempre più vacanze “only adults”.

«Il nostro tour operator per esempio», ha dichiarato Jörg Wagner, product manager di Alltours ad oggi conta nel suo portafoglio 74 hotel per soli adulti nel suo portafoglio su un totale di circa 3.300».

Allo stesso modo, Andreas Rüttgers, capo del turismo del tour operator mainstream Schauinsland-Reisen (SLR), ha commentato al magazine FvW:
«Qualche anno fa si trattava solo di permettere agli adulti in cerca di pace e tranquillità di godersi una vacanza lontano dalla piscina per bambini. Oggi la maggior parte di queste proprietà ha adattato i propri prodotti e servizi a questo gruppo target, con camere perfettamente progettate e una vasta gamma di attività per il tempo libero. Con oltre 50.000 prenotazioni nell’estate 2017, gli hotel per soli adulti si sono trasformati in un prodotto importante per SLR, che ora offre più di 200 proprietà di questo tipo».

DER Touristik si sta attualmente espandendo rapidamente in questo mercato di nicchia, in particolare attraverso il suo marchio premium tour operator Jahn Reisen. Il numero di clienti che prenotano hotel per soli adulti è aumentato del 20% quest’anno, ha affermato il product manager Nils Lübbe. Ora dedica il 10% del portafoglio alberghiero a questo segmento di clienti. 

Con i suoi hotel Sensimar, il leader tedesco TUI ha già ampliato l’offerta al turismo “no child” dal 2008 arrivando ad avere ad oggi 400 hotel in tutto il mondo. Patrick Hogrefe, responsabile della gestione dei prodotti Sun & Beach, ha spiegato al magazine FvW : «Gli hotel Sensimar sono rivolti alle coppie in cerca di relax, quindi l’intrattenimento è opportunamente discreto. Al contrario, lo sport, il divertimento e le attività in comune sono le priorità della vita magica Candia Maris a Creta, che è un club per soli adulti».

Anche Thomas Cook Group ha un proprio marchio di hotel per soli adulti con Sunprime Hotels, ma ci sono anche hotel per soli adulti all’interno degli altri concept brand del gruppo, tra cui Sentido, Casa Cook e Smartline

Un altro tour operator che ha anche risposto a questa crescente domanda ampliando il suo portafoglio di hotel, anche se con una presenza minima, è
FTI, che ha strutture a Labranda Marieta a Gran Canaria.

E IN ITALIA CHE COSA OFFRONO I NOSTRI TOUR OPERATOR?

In Italia il fenomeno non è ancora così sentito, ma le richieste cominciano ad arrivare ed alcuni dei più noti tour operator hanno ampliato la loro offerta per soddisfare anche questa tipo di esigenza.
Il turismo adults only oggi non si pone limite d’età o di tipologie di persone. Secondo Ihcs Hotel Consulting le persone che prenotano questi hotel hanno un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. In aumento anche molte coppie con figli decidono sempre più spesso di regalarsi qualche giorno di relax senza bambini e ragazzi al seguito.

Stefano Pompili, direttore generale Veratour

«La vacanza oggi diventa sempre più un’esigenza, un bene essenziale per il benessere psicofisico della persona e della famiglia: un bel resort e una spiaggia paradisiaca sono necessari, ma non bastano, oggi viene richiesta molta attenzione e cura da parte della struttura ospitante e un’offerta ritagliata sulle proprie esigenze», spiega Stefano Pompili direttore generale Veratour. «Veratour dispone di un’ampia gamma di villaggi in diverse destinazioni in modo da andare incontro alle richieste di ogni cliente, compreso chi vuole partire e trovare un resort dove non ci siano bambini. È il caso della linea Atmosphera Collection +18, che conta tre strutture, il Veraclub Royal Tulum in Messico, il Veraclub Negril in Giamaica e Il Veraclub Costa Rey in Sardegna.

villaggio Veratour Royal Tulum Messico
villaggio Veraclub Negril Jamaica
villaggio Veraclub Costa Rey Sardegna
villaggio Veraclub Costa Rey Sardegna

A partire da luglio di quest’anno anche il Veraclub Sunset Beach di Zanzibar diventerà riservato esclusivamente a ospiti maggiorenni, per un totale di quattro villaggi dedicati a chi vuole trovare un’animazione più soft, maggiore privacy e tranquillità». Quali gli obiettivi di espansione dell’offerta di Veratour e dove? «L’Egitto in particolare Sharm el Sheikh e Marsa Alam. Il Mar Rosso al 15 febbraio mostra volumi doppi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Puntiamo anche sulla Tunisia, che pur partendo da numeri assoluti minori, cresce molto percentualmente. In generale oggi puntiamo di continuare a crescere in Nord Africa, grazie a questa riscoperta da parte del turista italiano, senza però dimenticare che il Mediterraneo resta principe dell’estate. Non è da escludersi che se dovessero continuare questi livelli di espansione dell’area, uno dei resort in Nord Africa attualmente operativi o una nuova apertura potrebbe diventare parte della linea Atmosphera collection +18». Crescita anche del fatturato?«Veratour ha iniziato il 2019 in forte crescita+ del 28% sulle prenotazioni. Un dato senza precedenti che alla fine dell’anno potrebbe portare il fatturato a superare il +10%, mantenendo gli indici di redditività. L’obiettivo è quello di una crescita per il 2019 intorno al 7-10%, mantenendo, se non accrescendo, i livelli di redditività. Oltre ai numeri però ci piace anche considerare tutte le iniziative che contribuiscono a far crescere Veratour», prosegue Pompili, «a partire dall’aumento delle strutture della nostra offerta. Nel 2018 quattro nuovi resort sono entrati a far parte del nostro catalogo (due in Egitto, Tunisia e Antigua). Investiamo molto anche sul fronte della comunicazione. Nel periodo marzo-aprile sarà in onda su Sky e La7 il nostro spot televisivo, è la prima volta che portiamo avanti una iniziativa del genere. Da non dimenticare anche gli investimenti sul digital. Tutto per portarci ad essere sempre più una delle scelte preferite dagli italiani in cerca di una vacanza indimenticabile».


Emmer Guerra, brand manager di Going

«Noi non svilupperemo specifici programmi di viaggio o un’offerta dedicata adult only», spiega Emmer Guerra, brand manager di Going . «Sicuramente alcune destinazioni che stiamo lanciando e che presto proporremo sul mercato si prestano molto bene a questo target. Un discorso che possiamo fare per Israele con gli ambienti frizzanti e multietnici di Tel Aviv, ma anche per gli itinerari in self drive in Sudafrica (magari in abbinamento ad un safari) e Australia, che permettono di vivere in libertà la destinazione. E’ una diversificazione di prodotto che serve a soddisfare specifiche esigenze della domanda.

Going La Pirogue Mauritius
Going Maldive

Non rappresenta un profit center dedicato e separato all’interno del mondo “Going”. Nella nostra offerta», prosegue Guerra,«ci sono diverse strutture dell’Oceano Indiano, monografici (https://catalogo.going.it/cataloghi.cfm) dedicati per Mauritius, Maldive e Seychelles , che proponiamo e che sono solo per adulti. Ambre Resort & Spa sull’isola di Mauritius, il Kuredu Resort e il Vilamendhoo Island Resort alle Maldive solo per fare alcuni esempi. Facendo un discorso più generale, possiamo affermare come ci sia una tendenza di richiesta verso prodotti/strutture che si concentrano sulle esigenze dei singoli target: rimanendo sempre sull’esempio dell’Oceano Indiano, molte strutture hanno come obiettivo gli honeymooners e propongono servizi differenti da chi, invece, vuole intercettare il target famiglia ad esempio».



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