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OSCAR POMILIO BLUMM 2019: PREMIATI DUDLER E CLARK


Heather Knight, professoressa di Scienze, Informatica e di Robotica all’università dell’Oregon assieme al robot Ginger (ph. Loredif)

di Catherine Wood

Venerdì 8 marzo si è svolta a Pescara, l’ottava edizione dell’Oscar Pomilio Blumm Forum 2019, un appuntamento che ogni anno ha l’obiettivo di riunire pensatori ed esponenti di diversi settori e culture per discutere e interpretare gli scenari del cambiamento che attraversano le società globalizzate, parlando anche degli obiettivi delle sfide delle Istituzioni di fronte alla nuova domanda di evoluzione sociale e politica. Un’occasione speciale anche per premiare con L’Ethic Award, alcuni di coloro che hanno avuto nel corso dell’anno un ruolo più rappresentativo nel settore in cui operano.
Un’iniziativa promossa dal laboratorio formativo Blumm Academy con il patrocinio istituzionale di Transparency International Italia, della Città di Pescara e di Confindustria, che anche quest’anno si è trasformata in un viaggio culturale a 360 gradi tra più discipline, con l’obiettivo di
puntare sul ruolo valorizzatore dell’impresa, sull’importanza della deontologia per un reale rinnovamento delle professioni e sul valore della responsabilità come stimolo per lo sviluppo equilibrato di arte, scienza e cultura.

Sulle orme di Oscar Pomilio, fondatore negli anni ’60 assieme al fratello Gabriele dell’agenzia di pubblicità Pomilio Idee, (prima agenzia di pubblicità in Abruzzo), che con le sue idee ha trasformato la sua vocazione per l’etica imprenditoriale e la sensibilità per lo sviluppo sociale e culturale in un’idea di business.

Oggi alle redini dell’azienda ci sono i figli di Oscar, Franco e Massimo Pomilio, rispettivamente presidente e amministratore delegato dell’azienda di famiglia, che, come il padre, hanno continuato a puntare i loro sforzi sulla valorizzatore dell’impresa, sull’importanza della deontologia per un reale rinnovamento delle professioni e sul valore della responsabilità come stimolo per lo sviluppo equilibrato di arte, scienza e cultura. «Lo human design, tema di questa edizione», ha spiegato Franco Pomilio, Presidente Pomilio Blumm,

Franco Pomilio, presidente
della Pomilio Blumm

«è un concetto che connette le persone e crea valore attraverso la società. È un’idea tipicamente europea, che sta acquisendo un nuovo volto e nuove prospettive attraverso i progressi di una tecnologia sempre più dal volto umano».

Momento culminante del Forum è stata la consegna dei due Ethic Award, andati quest’anno a Max Dudler, architetto svizzero, tra i più importanti a livello internazionale che unisce il minimalismo svizzero e il razionalismo classico, e Stephen Clark, Direttore delle Relazioni con i Cittadini del Parlamento Europeo, che si occupa delle campagne rivolte ai cittadini e delle strategie di comunicazione per le elezioni europee. 

Max Dudler, architetto svizzero, è stato premiato con l’Oscar Pomilio Blumm “Per il suo contributo fondamentale allo sviluppo di una architettura che coniuga razionalità e classicismo, volta all’integrazione delle comunità umane attraverso l’esaltazione di un minimalismo formale e funzionale, in cui i fondamentali della progettazione si fanno elementi cardine di un progetto stilistico ed etico anticipatore delle più recenti istanze
dello human design”
(ph. Loredif)

L’architetto Max Dudler ha guidato il pubblico in un viaggio tra gli elementi atemporali e quindi eterni dell’architettura, mostrando le analogie tra edifici moderni e tradizionali, dai musei alle sale concerto fino alle biblioteche, che sono un luogo che consentono l’incontro e la comunicazione. Poi si è soffermato sul ruolo dell’architettura che a suo avviso contribuisce alla ricerca di identità da parte della popolazione creando nuovi mondi all’interno delle città.

Stephen Clark, Direttore delle Relazioni con i Cittadini del Parlamento Europeo, è stato premiato con l’Oscar Pomilio Blumm “Per il suo impegno pluriennale  in prima persona nello sviluppo e nella sperimentazione continua di sistemi di informazione, coinvolgimento e interazione tra istituzioni e cittadini all’interno del complesso e stimolante quadro culturale e sociale che l’Unione Europea al tempo stesso riflette e ambisce a superare nella sua vocazione più genuinamente etica e comunitaria
(ph. Loredif)

Stephen Clark, invece ha spiegato come il livello di interesse dei media sulle elezioni sia quasi raddoppiato, con conseguente largo uso dei social media e di un sito su cui iscriversi per diventare ambasciatori attivi, una iniziativa che ha visto finora 200mila iscritti di cui 10% volontari attivi, ambasciatori e organizzatori di iniziative in tutta Europa, tra cui anche per l’italia l’astronauta Samanta Cristoforetti.

Raphael Arar, designer e artista collabora con IBM, Apple e Google progettando intelligenza artificiale
(ph. Loredif)

Raphael Arar, designer e artista che collabora con IBM, Apple e Google progettando intelligenza artificiale e utilizzando l’arte come trigger per stimolare e guidare la ricerca, ha spiegato come in futuro i computer potranno comprendere i nostri sentimenti e trasformare le emozioni in matematica, il qualitativo in quantitativo.

Heather Knight sul palco
(ph. Loredif)

Heather Knight, Professoressa di Scienze, Informatica e Robotica all’università dell’Oregon, ha raccontato come nell’Intelligenza Artificiale sia più utile andare oltre il concetto di efficienza, cercando una vera “Robotica sociale”, portando i robot nella nostra vita di tutti i giorni. «La tecnologia intelligente», ha spiegato la Knight, «deve comunicare, almeno per una parte del tempo, come facciamo noi. La robotica sociale usa le persone come modelli per progettare una tecnologia intuitiva, efficace e piacevole». Sarà anche per questo motivo che nel laboratorio che dirige cerca di ispirarsi al teatro e all’arte per insegnare all’intelligenza artificiale a correlarsi con gli umani. E per dare una dimostrazione pratica del suo lavoro quotidiano, la Knight ha mostrato al pubblico il suo robot Ginger, che ha fatto una performance da vero animatore, chiedendo al pubblico presente in sala di interagire con lui.

Uno dei momenti in cui il pubbico interagisce con il robot Ginger
(ph. Loredif)

Nicola Trezzi, Direttore del Centro di Arte Contemporanea di Tel Aviv, ha infine esplorato il rapporto tra tecnologia e arte, mostrando al pubblico vari esempi, tra cui l’orbital reflection di Trevor Pagen, una “scultura spaziale” lanciata con un razzo in orbita e in grado di riflettere la luce solare in modo da essere visibile a occhio nudo dalla terra e cambiare la nostra percezione del cielo. E ha detto: «Sebbene sia un legame storico, attualmente è cresciuto il rapporto tra arte e tecnologia, ed esiste una generazione di artisti, Europei, Americani, Asiatici, che utilizzano pratiche artistiche contemporanee per farci riflettere, talvolta in maniera critica, sul nostro rapporto quotidiano con la tecnologia e specialmente con Internet e il digitale. Oliver Laric, Agnieszka Kurant, Miri Segal e Trevor Paglen fanno parte a pieno diritto di questa generazione di artisti».

Da sinistra, Nicola Trezzi, Direttore del Centro di Arte Contemporanea di Tel Aviv, Franco e Massimo Pomilio, Presidente e Ceo della Pomilio Blumm
(ph. Loredif)

Poi ha presentato il Pomilio Blumm Prize, (la nuova edizione sarà a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio, in collaborazione con ArtTribune e con il Center for Contemporary Art di Tel Aviv e vedrà lo stesso Nicola Trezzi in giuria) nato per esplorare nuovi linguaggi attraverso lo sguardo innovativo dell’arte, e da anni un premio internazionale, che premia i giovani talenti (N.d.R: +18 anni) dell’arte, della fotografia e della letteratura, invitati a esprimersi sui valori fondanti del rapporto cittadino-Istituzioni.

Nell’ambito dell’Oscar Pomilio Forum, ogni anno si svolge anche la premiazione ed esposizione delle opere vincitrici di Pomilio Blumm Prize Next Artists, premio d’arte rivolto agli studenti dei licei artistici di tutta Europa e del bacino del Mediterraneo, chiamati ad interpretare il concetto di rinoceronte, simbolo di straordinaria evoluzione della specie ed emblema moderno e riconoscibile di Pomilio Blumm. Vincitore dell’edizione di quest’anno Federico Corli del Liceo Dosso Dossi di Ferrara.



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