Dal 2004 le esportazioni di rifiuti verso paesi non UE sono aumentate del + 69%, raggiungendo 41,4 milioni di tonnellate nel 2018 e il loro valore è stato pari a 16,6 miliardi di euro nel 2018.
Le importazioni di rifiuti da paesi non dell’UE sono rimaste stabili e si attestano a 13,1 milioni di tonnellate nel 2018 (rispetto a 13,2 milioni di tonnellate nel 2004, ovvero -1%).
Nel 2018, i rifiuti importati da paesi non UE sono stati valutati a 201,2 miliardi di euro.
La Turchia e la Cina sono le principali destinazioni per i rifiuti dell’UE. Le esportazioni dell’UE di rifiuti verso la Turchia sono quasi triplicate dal 2004 e hanno raggiunto circa 13,0 milioni di tonnellate nel 2018 (-5% rispetto al 2017). D’altra parte, le esportazioni dell’UE verso la Cina sono diminuite di oltre la metà, rispetto al picco del 2009 di 14,1 milioni di tonnellate a 5,2 milioni di tonnellate nel 2018 (-46% rispetto al 2017).
Il terzo principale partner dell’UE per l’esportazione di rifiuti è l’India con 4,7 milioni di tonnellate nel 2018 (+ 67% rispetto al 2017).
Rispetto al 2017, le esportazioni di rifiuti dell’UE verso l’Indonesia sono aumentate significativamente (+ 97%, a 1,9 milioni di tonnellate nel 2018). Tra il 2004 e il 2018, sono stati registrati aumenti significativi in Pakistan (+ 670%, ovvero 2,2 milioni di tonnellate nel 2018 ed Egitto (+ 225%, ovvero 1,7 milioni di tonnellate nel 2018).
UE RICEVE RIFIUTI ANCHE DA PAESI NON DELL’EU:
L’UE riceve anche rifiuti da paesi non UE. La più grande quantità di rifiuti è stata importata dalla Norvegia (3,0 milioni di tonnellate nel 2018, + 5% rispetto al 2017), dalla Svizzera (2,5 milioni di tonnellate nel 2018, + 3% rispetto al 2017) e dagli Stati Uniti (2,1 milioni di tonnellate nel 2018, in calo del -16% rispetto al 2017).
Per un periodo di tempo più lungo, il maggiore aumento delle importazioni di rifiuti è stato registrato dalla Norvegia: da 1,1 milioni di tonnellate nel 2004 a 3,0 milioni di tonnellate nel 2018 (+ 183%). I rifiuti provenienti dalla Russia sono diminuiti in modo significativo: da 4,6 milioni di tonnellate nel 2004 a 1,2 milioni di tonnellate nel 2018 (-73%).
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