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“L’AMORE STRAPPATO” DA DOMENICA SU CANALE 5


“L’amore strappato” è una serie tv in 6 episodi da 50 minuti, coprodotta da RTI e per 3 prime serate in onda domenica 31 marzo su Canale 5 che racconta la lunga e travagliata storia di una madre e della sua famiglia, che per oltre un decennio hanno combattuto una strenua lotta contro tutti e contro tutto per riabbracciare la figlia che gli era stata sottratta da una sentenza ingiusta.

La fiction si ispira a una storia vera, una vicenda avvenuta a Milano e raccontata dalla sua protagonista, Angela Lucanto, che con l’ausilio dei giornalisti Caterina Guarneri e Maurizio Tortorella ha voluto portarla a conoscenza del grande pubblico trasformando questo racconto in un libro “Rapita dalla giustizia” (Rizzoli).

La storia comincia il 24 novembre 1995: quando, per colpa di una falsa accusa di pedofilia lanciata contro suo padre, a soli sei anni Angela, viene prelevata da scuola da un’assistente sociale e da due carabinieri, e rinchiusa in una casa-famiglia milanese.

Da momento del suo “rapimento” a scuola, per oltre 11 anni Angela non vedrà più i suoi genitori e subirà un’ingiustizia senza fine. Non servirà a nulla che il processo contro suo padre si chiuda con un’assoluzione piena, sia in Corte d’appello sia in Cassazione; né servirà che sua madre non venga mai nemmeno sfiorata dal sospetto che suo padre sia colpevole.

Angela trascorre per l’esattezza 4.162 giorni in due diversi centri di assistenza per minori e poi con la famiglia che decide di adottarla.

Una sequenza kafkiana di eventi e un gigantesco errore della giustizia che si trasforma in un incubo che lacererebbe qualsiasi famiglia e stroncherebbe la forza di volontà di chiunque.

«La sfida più interessante di questa storia è stata quella di trovare una modalità per raccontare al grande pubblico un tema difficile e delicato come quello degli abusi sui minori», racconta Simona Izzo, che assieme al marito Ricky Tognazzi, ha firmato la regia della fiction.

«Quando Ricky ed io abbiamo cominciato a leggere il libro di Angela Lucanto “Rapita dalla giustizia”, scritto insieme a Caterina Guarneri e Maurizio Tortorella, che raccontava la terribile vicenda di cui era stata protagonista, non riuscivamo a capacitarci che i fatti fossero realmente accaduti. Sabrina Ferilli, protagonista della serie, nel ruolo di Rosa, con la quale avevamo già avuto il privilegio di lavorare nel film “Vite strozzate”, ha interpretato il ruolo della mamma di Angela con la forza e la passionalità che, da sempre, la contraddistinguono. Anche Enzo Decaro, nel ruolo di Rocco, il marito di Rosa, un padre accusato della calunnia più infamante ossia di avere abusato della figlia, ci ha regalato un’interpretazione straordinaria.  Abbiamo affrontato questo lavoro con l’emozione di una “prima volta”», sottolinea Simona, »c’eravamo già occupati di un errore giudiziario: il caso Tortora. Ma in questo caso, le vittime in campo sono una minore e la sua famiglia e il tema dell’abuso rende la vicenda ancora più straziante di quella di Tortora».

Il cast, che è stato composto con grande attenzione, non ha bisogno di presentazioni: Valentina Carnelutti, Primo Reggiani, Marco Falaguasta, Emanuele Salce, Isabella Aldovini e Claudio Bigagli. E poi i giovanissimi attori come Elena Minichiello, Francesca Di Maggio, Romano Reggiani e Christian Monaldi.

PERSONAGGI

Sabrina Ferilli (ROSA)

Rosa è l’eroina di questa storia. Disperata, coraggiosa e determinata, ama profondamente suo marito e rifiuta categoricamente le accuse mosse contro di lui. Sfida così il tempo e lo spietato muro di gomma della burocrazia, per ottenere giustizia nei confronti del proprio uomo e riportare sua figlia a casa. A volte si troverà ad agire da sola perché il marito e il figlio Ivan non sono convinti – come lei – di ritrovare la loro amata Arianna che è sparita nel nulla. Rosa sa di essersi fermata al giorno in cui le hanno portato via la sua piccola e sa di avere rinunciato a vivere la propria vita.

Enzo Decaro (ROCCO)

Padre di Arianna e Ivan e marito di Rosa. Su di lui cade il sospetto dell’abuso sessuale, la mortificazione del processo, il dolore per una prima sentenza ingiusta e poi la difficile lotta contro il pregiudizio della comunità. É un uomo dalle tante sfaccettature psicologiche, un capotribù urbano che è partito dal basso ed è diventato capo di un’azienda che garantisce quel benessere necessario per sé e per la sua famiglia. Rocco è un uomo a dir poco integro che si ritrova a sopportare di tutto e che, per questo motivo, si trova spesso sul baratro della resa. Dietro le sbarre ormai sa di aver perso sua figlia e, con lei, ciò che resta della sua famiglia. Ed è allora che si scopre capace di un gesto estremo. Rocco sarebbe pronto a sacrificare la sua stessa vita per mettere un punto definitivo al suo sentirsi inutile se non addirittura dannoso per i suoi cari. Ma Rocco è anche capace di sorprendere e lo fa proprio quando sembra aver toccato il fondo. Ed è allora che questo padre si rivela per ciò che davvero è: un uomo coraggioso, pronto a restare al fianco della donna che ama e infonderle nuova energia, in procinto di imbarcarsi in una ricerca irrazionale quanto necessaria pur di riavere Arianna a casa.

Francesca Di Maggio

Elena Minichiello 

(ARIANNA)

Arianna è una bambina rapita dalla giustizia. La conosciamo gioiosa, spensierata, legata ai suoi genitori. Ai suoi occhi il padre è un uomo affettuoso e protettivo, che invece viene accusato di avere abusato di lei. Arianna ha sette anni quando viene strappata all’amore dei suoi familiari e per molto tempo è costretta a rispondere a domande che le fanno male e che non sa come interpretare. La piccola conosce la solitudine e la spietatezza di un Istituto e poi quella dell’affido ad una famiglia diversa in una nuova casa, mentre un altro Tribunale, dopo un lungo calvario alla ricerca della verità, sentenzia la piena innocenza di suo padre. Si è trattato di un clamoroso errore giudiziario ma Arianna non può più tornare indietro e deve accettare di ricominciare una nuova vita con persone estranee. Riuscirà a ricongiungersi con la sua famiglia?

Christian Monaldi      Romano Reggiani

(IVAN)

É il fratello “maggiore” di Arianna. Potremmo considerarlo quasi una vittima invisibile di questa storia. Ivan comprende il dramma che i suoi genitori stanno attraversando ma la tristezza e la mancanza della sorella diventano con il tempo un dolore rassegnato da cui lui cerca di difendersi. Ecco perché, poco più che maggiorenne, Ivan decide di lasciare la sua casa e trasferirsi a studiare a Roma. Forse nella Capitale potrà trovare la propria strada, crescere, incontrare l’amore… E questo infatti arriva molto presto nelle vesti di Emma, la sua amica d’infanzia, per la quale ha provato le prime vere emozioni.

Marco Falaguasta (LUIGI)

Fratello di Rosa, braccio destro di Rocco in azienda. È un uomo generoso e di buon cuore. Fedele e solidale con la sorella e unico vero “confident” del cognato, rimane accanto a loro durante tutta la vicenda che li travolge, dimostrando dedizione e sincero affetto, soprattutto nei momenti più bui e drammatici. Fondamentale il suo supporto in azienda per la quale lotterà sempre, anche quando la critica situazione economica costringerà Rocco a pregarlo di vendere tutto.

Primo Reggiani (AVV. MARIANI)

Giovane e rampante assistente dell’avvocato Smiraglia. Coraggioso e professionalmente preparato, non condivide il modus operandi del suo principale: decide di lasciare lo Studio proprio quando Rosa è costretta a cambiare legale perché il suo rapporto di fiducia con Smiraglia si è inevitabilmente incrinato. Mariani accetta la proposta della donna di continuare ad assistere Rocco: dimostrerà nel tempo di possedere le giuste capacità per aiutarli concretamente nella loro disperata ricerca della verità. Infatti – solo grazie a Mariani – Rocco e Rosa riusciranno, in prima battuta, a dimostrare l’inconsistenza delle accuse di pedofilia e – successivamente – ad avere vicino non solo un avvocato ma anche un amico sempre disponibile a dare un supporto concreto ed empatico nella ricerca di Arianna.

Valentina Carnelutti (FRANCESCA)

È la madre adottiva di Arianna. Lei e suo marito Alberto hanno altri figli, una naturale e un secondo adottato a cui si dedicano con entusiasmo e a cui impartiscono un’educazione giusta se pur severa. Donna gentile e garbata, cerca di abbattere le difese di una recalcitrante Arianna che non riesce ad ambientarsi nella nuova famiglia: dolce e comprensiva, a volte non può evitare di mostrarsi anche rigida e severa.

Michele Di Virgilio (ALBERTO)

Padre adottivo di Arianna e marito di Francesca. Condivide con la moglie uno spiccato e generoso senso della famiglia che ha portato entrambi a desiderare dei figli adottivi oltre a quella naturale. Assieme a Francesca ha un approccio sensibile e umano alla pur necessaria disciplina che deve regnare in una casa affollata come la loro. Si ritrova dunque, anche con Arianna, a stemperare qualche tensione e a riportare un po’ di armonia con il sorriso.

Ricky Tognazzi (AVV. SMIRAGLIA)

Un autentico Principe del Foro, un avvocato a cui rivolgersi per dirimere le controversie più complicate e a cui Rocco e Rosa affidano, in prima battuta, le sorti della loro stessa vita. Indubbiamente, un professionista di questo livello ha delle parcelle elevatissime e, nel suo studio, è necessario che ogni fattura venga saldata perché la macchina difensiva continui a funzionare. Con questo non si deve pensare a Smiraglia necessariamente come l’archetipo dell’avvocato avido e indifferente: si tratta però di un legale che, a differenza del giovane Mariani, non sente la necessità di empatizzare con il cliente né con il dramma che sta vivendo. Accade così anche con Rocco e questa “distanza” si dimostrerà, nelle prime battute del processo, un’arma a doppio taglio per i nostri protagonisti.




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