Basta restare, al buio, basta restare senza cibo e medicine. Queste le motivazioni più importanti per le quali oggi a Caracas ci sarà una manifestazione sostenuta dalla deputata dell’Assemblea Manuela Bolívar. il cui obiettivo è quello di puntare i riflettori sulle necessità del popolo e sostenere Guaidó che ha rivolto un appello ai venezuelani a manifestare, nell’ambito della Operazione ‘Libertad’ per dire basta alle carenze del servizio elettrico e per esigere la fine della “usurpazione” del potere da parte di Nicolás Maduro.
Maduro ovviamente non è rimasto a guardare e a sua volta ha chiamato i militanti ‘chavisti’ a scendere in piazza oggi a Caracas e nel resto del Paese “nel quadro dell’operazione di difesa della libertà denominata “Vincendo la battaglia per la pace“.
Intanto a farne le spese è la popolazione e il rischio di guerra civile non è più un’ipotesi. In aumento le famiglie che vivono nella totale insufficienza di generi alimentari e medicinali.
Elliott Abrams, inviato speciale degli Stati Uniti per il Venezuela ha annunciato che “è stato raggiunto un accordo tra la Croce Rossa internazionale e la Conferenza episcopale venezuelana per l’ingresso di aiuti umanitari destinati a 650.000 persone”. L’operazione riguarderà in particolare la distribuzione di farmaci e strumenti per far fronte all’emergenza sanitaria. Nel corso di una conferenza stampa a Caracas il presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca, ha affermato che la distribuzione degli aiuti umanitari è responsabilità “solamente della Croce Rossa” e avverrà con imparzialità “senza l’appoggio dell’amministrazione del Presidente venezuelano Maduro, né di quello di Guaidò”, che ha assunto l’incarico di Presidente ad interim, perché – ha detto Rocca – “non accetteremo interferenze di nessuno”.
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