di Lenka Nedvědová
Zuzana Caputova, membro del partito “Slovacchia progressista” , ha vinto le elezioni presidenziali in Slovacchia e sarà la prima donna presidente della zona euro. Nel ballottaggio, Caputova ha sorpassato con il 58% dei consensi l’eurodeputato Maros Sefcovic, che si è fermato al 42% e ha riconosciuto la vittoria dell’avversaria. L’affluenza alle urne è stata del 41,8%.
Sefcovic, che era in corsa come rappresentante dello Smer, un partito politico slovacco, fondato nel 1999 da Robert Fico, esponente del Partito della Sinistra Democratica, non ha potuto fare altro che riconoscere la sconfitta. Una sconfitta amara per un partito che ha dominato per tanti anni la scena politica, ma che anche in questo Paese è nata dalla necessità di cambiamento della gente comune stanca dell’eccessivo conservatorismo.
La Caputova, che è entrata in politica nel 2017, ha vinto il primo turno con più di 20 punti percentuali, conquistandosi il consenso della gente grazie anche alle sue battaglie. Come quella che l’ha vista in prima linea
in un giudizio durato 14 anni, contro una discarica illegale nella sua città natale a Pezinok, che l’ha messa contro uomini al potere e imprenditori molti noti e importanti. Una vittoria giudiziaria che le ha fatto guadagnare il soprannome di “Erin Brockovich in Slovacchia”, (N.d.R. : il riferimento al film, tratto da una storia vera, “Erin Brockovich – Forte come la verità” diretto da Steven Soderbergh, e interpretato da Julia Roberts, che nei panni di Erin viene per caso a conoscenza di alcuni referti medici contenuti in un fascicolo che le fanno scoprite un abile sistema per coprire un gravissimo caso di avvelenamento delle acque).
La Caputova, oltre ai voti, ha conquistato il cuore della gente, che già l’anno scorso aveva cominciato a manifestare maggiori segni di insofferenza verso il governo in carica, dopo l’omicidio di Ján Kuciak,un giornalista investigativo slovacco , che lavorava come reporter per il sito web informativo Aktuality.sk, per il quale investigava sulle frodi fiscali di diversi uomini d’affari connessi alle alte sfere politiche slovacche. Kuciak e la sua fidanzata, Martina Kušnírová, vennero uccisi con colpi d’arma da fuoco il 26 febbraio del 2018 all’interno della loro casa a Veľká Mača, a
65 chilometri (40 miglia) a est della capitale slovacca, Bratislava. Questo omicidio, scosse profondamente l’opinione pubblica e costrinse alle dimissioni l’allora capo dello Smer Robert Fico.
La Caputova, dopo l’annuncio della vittoria, ha iniziato il suo discorso di ringraziamento in slovacco, ungherese, ceco, rom e ruteno, rivolgendosi a tutte le principali minoranze.
«Sono felice non solo per il risultato, bisogna dire la verità, suscitare interesse senza un vocabolario aggressivo», ha detto a una folla di sostenitori. «Questo segno di cambiamento, iniziato nelle elezioni locali dello scorso anno, è stato confermato nelle elezioni presidenziali, e credo che verrà confermato anche alle elezioni parlamentari di maggio».
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Articolo molto esaustivo e chiaro nei contenuti , brava .