La Corte d’appello di Milano ha accolto l’istanza di revisione proposta tramite i suoi difensori da Giulia Ligresti e ha revocato il patteggiamento in primo grado a 2 anni 8 mesi di carcere assolvendola definitivamente.
Giulia Ligresti era stata arrestata il 17 luglio 2013 assieme alla sorella Jonella e al padre Salvatore con l’accusa di aggiotaggio e falso in bilancio di Fonsai. Dopo circa un mese grazie a una perizia medica, le fu concessa l’opportunità di lasciare il carcere di Vercelli e attendere il processo ai domiciliari.
Molte furono le polemiche sollevate in quel periodo per l’interessamento al caso dell’allora ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.
Un colpo di scena in un caso che ha fatto tanto discutere dopo che la sentenza di assoluzione per gli stessi fatti, nei confronti del fratello Paolo è passata in giudicato il 29 ottobre scorso dichiarando l’insussistenza dei fatti.
La richiesta di sospensione della pena, che era già stata accolta a novembre dalla stessa corte d’appello di Milano, che aveva permesso a Giulia Ligresti di lasciare il carcere dopo tre settimane dietro le sbarre. Oggi
i giudici della quinta sezione penale che avevano accolto la richiesta avanzata dai difensori Gian Luigi Tizzoni e Davide Sangiorgio di revisione della sentenza definita nel 2013 a Torino,hanno deciso l’assoluzione.
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