“Non si sente ancora pronto per parlare con la stampa”. Così l’ex moglie di Sergio Zanotti parla a nome dell’imprenditore rimasto per tre anni nelle mani di rapitori in Siria poi liberato venerdì scorso. Da ieri Zanotti è di nuovo a Brescia, ma non è tornato a casa sua. “Si ferma da un amico, ha bisogno di riposare”. Forse già domani potrebbe essere ricoverato in ospedale per una serie di controlli e analisi. Zanotti era andato in Siria nell’aprile 2016 per lavoro. In autobus raggiunse la provincia di Hatay e poi vicino al confine salì su un taxi abusivo. Da qui ebbe inizio il suo rapimento. L’imprenditore venne venduto ai miliziani di Al Qaeda, che lo narcotizzarono. Dal 2016 al 2019 cambia 10 prigioni, non molto distanti fra loro, probabilmente in un’area controllata da Al Qaeda. Un incubo finito solo due giorni fa.
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