di François Rolland
La società di investimento della famiglia Pinault, Artémis stanzierà 100 milioni di euro per partecipare alla ricostruzione di Notre-Dame a Parigi, devastata da un incendio ieri notte, lo ha annunciato in una dichiarazione alla AFPFrancois -Henri Pinault, presidente di Artémis,
holding che gestisce una serie di società e detiene azioni in vari settori, in Francia e all’estero, con un patrimonio consolidato che supera i 30 miliardi di euro e ceo di Kering, azienda leader del lusso nel settore dell’abbigliamento e degli accessori del Luxury e dello Sport & Lifestyle.
Fondata nel 1992 dall’imprenditore francese François Pinault. Artémis possiede anche Christie’s, la nota casa d’aste e le vigne Château Latour, classificate come “Premier Cru Classé” dal 1855.
“Questa tragedia colpisce tutti i francesi e al di là di tutti coloro che sono attaccati ai valori spirituali. Di fronte a una tragedia, tutti desiderano far rivivere questo gioiello del nostro patrimonio il più rapidamente possibile”, ha scritto Francois -Henri Pinault alla AFP.
“Mio padre (François Pinault, ndr) ed io abbiamo deciso di liberare dai fondi di Artemis una somma di 100 milioni di euro per partecipare allo sforzo che sarà necessario per la ricostruzione completa di Notre Dame” ha concluso.
Ora la procura di Parigi ha annunciato l’apertura di un’indagine sulle cause di un disastro che ha seminato stupore nella capitale. Una cosa è certa: “occorreranno anni di lavoro per ricostruire la cattedrale di Notre-Dame”, ha affermato il presidente della Conferenza episcopale francese (CEF), Eric de Moulins-Beaufort a Le Monde. In questa fase è anche difficile valutare il valore delle opere che sono scomparse tra le fiamme, anche se alcune sono state salvate.
L’Osservatorio del patrimonio religioso francese ha emesso un bando nazionale per una raccolta fondi e un montepremi online che è stato creato sul sito web Leetchi. Circa 9.000 euro la somma raccolta poco dopo la sua apertura. Infine, il ministro della cultura Jacques Aillagon ha suggerito la possibilità che venga riconosciuta una riduzione delle tasse fino al 90% a chi parteciperà alla ricostruzione di Notre-Dame facendo delle donazioni.
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