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STRAGE IN SRI LANKA, 7 KAMIKAZE, 290 MORTI, OLTRE 500 FERITI


di Andy Garcia

La polizia dello Sri Lanka ha reso noto che le indagini sugli attentati di ieri esamineranno i rapporti secondo i quali la comunità dell’intelligence avrebbe fallito nel rilevare o mettere in guardia preventivamente contro possibili attacchi suicidi.
Due ministri del governo cingalese hanno menzionato i fallimenti dell’intelligence. Il portavoce della polizia Ruwan Gunasekara ha detto oggi che il Dipartimento d’investigazione criminale sta indagando sulle esplosioni ed esaminerà i rapporti.

Al momento sono 24 le persone sospette e arrestate, lo riporta la Bbc online, che cita la polizia.
Erano sette invece gli attentatori kamikaze che ieri hanno compiuto la strage nello Sri Lanka costata la vita ad almeno 290 persone: lo ha reso noto
Ariyananda Welianga, un funzionario del governo che si sta occupando delle indagini. Che ha aggiunto che gran parte degli otto attentati sono stati realizzati da una persona ciascuno, mentre in almeno un attacco – quello all’hotel Shangri-La di Colombo – gli attentatori erano due.

E’ notizia di poche ore fache il numero dei feriti è salito a oltre 500.


L’India afferma che cinque suoi cittadini sono stati uccisi negli attentati di ieri in Sri Lanka. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha parlato con i leader cingalesi e ha condannato gli attacchi esplosivi. “Non c’è posto per tale barbarie nella nostra regione. L’India è solidale con il popolo dello Sri Lanka”, ha scritto Modi su Twitter. Sono almeno 27 gli stranieri morti negli attentati. Gli Stati Uniti hanno detto che molti sono gli americani, ma non hanno dato una cifra. Il Giappone ha confermato un morto. Le autorità cingalesi affermano che tra le vittime straniere ci sono anche un portoghese, due turchi e tre britannici. (C.V)



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