di Paola Mantovani
Il giorno 28 Aprile, ricorre la Giornata Nazionale della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro nata per promuovere nei governi, nei datori di lavoro e nei lavoratori un impegno attivo che garantisca un ambiente sicuro e salubre attraverso la massima priorità del principio di prevenzione.
Per l’occasione Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione europea ha pubblicato una breve ricerca dove ha messo nero su bianco il numero degli incidenti mortali.
Nell’Unione europea (UE) nel 2016 sul posto di lavoro ce ne sono stati 3.182. Questo rappresenta un tasso di incidenza standardizzato di 2,2 incidenti mortali ogni 100.000 lavoratori, che è del 12% inferiore al tasso del 2009 (2,5%).
Negli Stati membri dell’UE, i tassi di incidenza standardizzati più bassi nel 2016 sono stati registrati nei Paesi Bassi (0,7 per 100.000 lavoratori), Germania (1,1), Svezia (1,2) e Regno Unito (1,5).
Ma che cosa si intende per incidenti mortali? Gli incidenti mortali non sono solo quelli che provocano la morte immediata, ma anche quelli che portano alla morte della vittima entro un anno dall’incidente. Il numero di incidenti in un determinato anno è probabilmente correlato in una certa misura al livello generale dell’attività economica di un paese e al numero totale di persone impiegate nella sua economia. I tassi di incidenza standardizzati mirano ad eliminare le differenze nelle strutture delle economie dei paesi. Corrispondono al numero di incidenti per 100.000 lavoratori adeguati alle dimensioni relative dei settori economici a livello dell’UE.
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