di Manuel Biancheti
Un nome emblematico “May You Live In Interesting Times” quello della
58esima Esposizione Internazionale d’Arte, a cura di Ralph Rugoff,
attuale direttore della Hayward Gallery di Londra, organizzata dalla Biennale di Venezia e presieduta da Paolo Baratta.
Sarà aperta al pubblico da sabato 11 maggio a domenica 24 novembre 2019, ai Giardini e all’Arsenale, ma è prevista anche una pre-apertura oggi, domani e dopodomani.
“Il titolo di questa Mostra può essere letto come una sorta di maledizione”, ha dichiarato il Presidente Paolo Baratta, e si legge anche sul sito della Biennale, “nella quale l’espressione “interesting times” evoca l’idea di tempi sfidanti e persino minacciosi. Ma può essere anche un invito a vedere e considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, un invito pertanto che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione, generato da conformismo o da paura. E io credo che una mostra d’arte valga la pena di esistere, in primo luogo, se intende condurci davanti all’arte e agli artisti come una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla sovrasemplificazione”.
“Sono trascorsi 20 anni dalla presentazione, in queste stesse stanze della mia prima Mostra”, ha ricordato il Presidente, “dopo l’importante riforma della Biennale del 1998. Posso dirvi sono stati tutti very interesting times. Iniziammo criticati per la presenza dei padiglioni, ritenuta fuori moda in tempi di cosmopolitismo e globalizzazione, viviamo tempi nei quali alcuni sospettano che il cosmopolitismo abbia celato una sorta di soft power da parte delle più influenti realtà culturali e politiche. Siamo una mostra internazionale che fin da quegli anni pose la parola “aperto” e “plateau of humankind” come sottotitolo di tutte le successive biennali
«In questi anni abbiamo aumentato i visitatori, e trovato un nuovo partner. Nel corso degli anni passati il doppio costo dei trasporti in laguna ci portava a chiedere ausili addizionali, e nei ringraziamenti e nelle didascalie comparivano molti operatori anche di mercato. L’aumento dei visitatori ci consente di ridurre notevolmente questa pratica, come potrete vedere nella drastica riduzione dei riconoscimenti sia nelle presentazioni delle opere sia nei cataloghi. I visitatori sono diventati il nostro principale partner, più della metà hanno meno di 26 anni. Ricordare questo risultato mi pare il modo migliore per festeggiare i vent’anni trascorsi dal 1999.»
«A loro, conclude Baratta, vogliamo offrire una aperta palestra dove si possano sentire ingaggiati in incontri con le opere e gli artisti, nello scoprire direttamente “l’altro da sé” che l’opera d’arte offre. Ci teniamo alla sequenza secondo la quale, entrando nella mostra, “il pubblico” diventa “visitatori”, che poi diventano “osservatori” dell’opera; segue il necessario spaesamento prima, l’impegno e la scoperta poi, quasi un esercizio di scherma. La condivisione di questi indirizzi è anche una delle ragioni per cui abbiamo chiesto in questo ventesimo anniversario la collaborazione di Ralph Rugoff.»
La Mostra si articolerà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, includendo 79 artisti provenienti da tutto il mondo.
1. Abu Hamdan, Lawrence
n. 1985 Giordania, vive e lavora a Beirut
2. Akunyili Crosby, Njideka
n. 1983 Nigeria, vive e lavora a Los Angeles
3. Altındere, Halil
n. 1971 Turchia, vive e lavora a Istanbul
4. Armitage, Michael
n. 1984 Kenya, vive e lavora a Londra e Nairobi
5. Arunanondchai, Korakrit
n. 1986 Thailanda, vive e lavora a New York e Bangkok
per l’opera in Arsenale, in collaborazione con
Gvojic, Alex
n. 1984 Stati Uniti, vive e lavora a New York
6. Atkins, Ed
n. 1982 Regno Unito, vive e lavora a Berlino e Copenaghen
7. Atoui, Tarek
n. 1980 Libano, vive e lavora a Parigi
8. Bader, Darren
n. 1978 Stati Uniti, vive e lavora a New York e altrove
9. Baghramian, Nairy
n. 1971 Iran, vive e lavora a Berlino
10. Beloufa, Neïl
n. 1985 Francia, vive e lavora a Parigi
11. Bircken, Alexandra
n. Germania, vive e lavora a Berlino
12. Bove, Carol
n. 1971 Svizzera, vive e lavora a New York
13. Büchel, Christoph
n. 1966 Svizzera, vive e lavora a Reykjavik e Basilea
14. Carbotta, Ludovica
n. 1982 Italia, vive e lavora a Barcellona
15. Catala, Antoine
n. 1975 Francia, vive e lavora a New York
16. Cheng, Ian
n. 1984 Stati Uniti, vive e lavora a New York
17. Condo, George
n. 1957 Stati Uniti, vive e lavora a New York
18. Da Corte, Alex
n. 1980 Stati Uniti, vive e lavora a Philadelphia
19. Darling, Jesse
n. Regno Unito, vive e lavora a Londra e Berlino
20. Douglas, Stan
n. 1960 Canada, vive e lavora a Vancouver
21. Durham, Jimmie
n. 1940 Stati Uniti, vive e lavora a Berlino
22. Eisenman, Nicole
n. 1965 Francia, vive e lavora a New York
23. Epaminonda, Haris
n. 1980 Repubblica di Cipro, vive e lavora a Berlino
24. Favaretto, Lara
n. 1973 Italia, vive e lavora a Torino
25. Gaillard, Cyprien
n. 1980 Francia, vive e lavora a Berlino
26. Gill, Gauri
n. 1970 India, vive e lavora a Nuova Delhi
27. Gonzalez-Foerster, Dominique
n. 1965 Francia, vive e lavora a Parigi
per l’opera al Padiglione Centrale, in collaborazione con
Bittle, Joi
n. 1975 Stati Uniti, vive e lavora a New York
28. Gupta, Shilpa
n. 1976 India, vive e lavora a Mumbai
29. Gupta, Soham
n. 1988 India, vive e lavora a Calcutta
30. Gutierrez, Martine
n. 1989 Stati Uniti, vive e lavora a New York
31. Halawani, Rula
n. 1964 Palestina, vive e lavora a Gerusalemme
32. Hamilton, Anthea
n. 1978 Regno Unito, vive e lavora a Londra
33. Hein, Jeppe
n. 1974 Danimarca, vive e lavora a Berlino
34. Hernandez, Anthony
n. 1947 Stati Uniti, vive e lavora a Los Angeles e in Idaho
35. Ikeda, Ryoji
n. 1966 Giappone, vive e lavora a Parigi e Kyoto
36. Jafa, Arthur
n. 1960 Stati Uniti, vive e lavora a Los Angeles
37. Jamie, Cameron
n. 1969 Stati Uniti, vive a Parigi, lavora a Parigi e Colonia
38. Joseph, Kahlil
n. 1981 Stati Uniti, vive e lavora a Los Angeles
39. Kadyrova, Zhanna
n. 1981 Ucraina, vive e lavora a Kiev
40. Kang, Suki Seokyeong
n. 1977 Repubblica di Corea, vive e lavora a Seul
41. Katayama, Mari
n. 1987 Giappone, vive e lavora a Gunma
42. Lee Bul
n. 1964 Repubblica di Corea, vive e lavora a Seul
43. Liu Wei
n. 1972 Repubblica Popolare Cinese, vive e lavora a Pechino
44. Loboda, Maria
n. 1979 Polonia, vive e lavora a Berlino
45. Lolis, Andreas
n. 1970 Albania, vive e lavora ad Atene
46. Marclay, Christian
n. 1955 Stati Uniti, vive e lavora a Londra
47. Margolles, Teresa
n. 1963 Messico, vive e lavora a Città del Messico e Madrid
48. Mehretu, Julie
n. 1970 Etiopia, vive e lavora a New York
49. Minoliti, Ad
n. 1980 Argentina, vive e lavora a Buenos Aires
50. Moulène, Jean-Luc
n. 1955 Francia, vive e lavora a Parigi
51. Muholi, Zanele
n. 1972 Repubblica del Sud Africa, vive e lavora a Johannesburg, Durban e Città del Capo
52. Mulleady, Jill
n. 1980 Uruguay, vive e lavora a Los Angeles
53. Müller, Ulrike
n. 1971 Austria, vive e lavora a New York
54. Nabuqi
n. 1984 Repubblica Popolare Cinese, vive e lavora a Pechino
55. Nkanga, Otobong
n. 1974 Nigeria, vive e lavora ad Anversa
56. Norbu, Khyentse
n. 1961 Bhutan, Il rigoroso programma di insegnamento internazionale di Khyentse Norbu richiede viaggi continui. Risiede in India e in Bhutan
57. Orupabo, Frida
n. 1986 Norvegia, vive e lavora a Oslo
58. Rafman, Jon
n. 1981 Canada, vive e lavora a Montreal
59. Rico, Gabriel
n. 1980 Messico, vive e lavora a Guadalajara
60. Saputra, Handiwirman
n. 1975 Indonesia, vive e lavora a Yogyakarta
61. Saraceno, Tomás
n. 1973 Argentina, vive e lavora a Berlino
62. Serapinas, Augustas
n. 1990 Lituania, vive e lavora a Vilnius
63. Singer, Avery
n. 1987 Stati Uniti, vive e lavora a New York
64. Slavs and Tatars
Fondato nel 2006 con sede a Berlino
65. Smith, Michael E.
n. 1977 Stati Uniti, vive e lavora a Providence, Rhode Island
66. Steyerl, Hito
n. 1966 Germania, vive e lavora a Berlino
67. Strachan, Tavares
n. 1979 Bahamas, vive e lavora a New York
68. Sun Yuan (n. 1972 Repubblica Popolare Cinese) e Peng Yu (n. 1974 Repubblica Popolare Cinese), vivono e lavorano a Pechino
69. Taylor, Henry
n. 1958 Stati Uniti, vive e lavora a Los Angeles
70. Trockel, Rosemarie
n. 1952 Germania, vive e lavora a Colonia
71. Upson, Kaari
n. 1972 Stati Uniti, vive e lavora a Los Angeles
72. Ursuţa, Andra
n. 1979 Romania, vive e lavora a New York
73. Vo, Danh
n. 1975 Vietnam, vive e lavora a Città del Messico
74. Wa Lehulere, Kemang
n. 1984 Repubblica del Sud Africa, vive e lavora a Città del Capo
75. Weerasethakul, Apichatpong
n. 1970 Thailandia, vive e lavora a Chiang Mai
per l’opera in Arsenale, in collaborazione con
Hisakado, Tsuyoshi
n. 1981 Giappone, vive e lavora a Kyoto
76. Wertheim, Margaret e Wertheim, Christine
n. 1958 Australia, vivono e lavorano a Los Angeles
77. Yi, Anicka
n. 1971 Repubblica di Corea, vive e lavora a New York
78. Yin Xiuzhen
n. 1963 Repubblica Popolare Cinese, vive e lavora a Pechino
79. Yu Ji
n. 1985 Repubblica Popolare Cinese, vive e lavora a Shanghai e Vienna
Da parte sua Ralph Rugoff ha dichiarato: «May You Live in Interesting Times includerà senza dubbio opere d’arte che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza attuale, fra i quali le molte minacce alle tradizioni fondanti, alle istituzioni e alle relazioni dell’ “ordine postbellico”. Riconosciamo però fin da subito che l’arte non esercita le sue forze nell’ambito della politica. Per esempio, l’arte non può fermare l’avanzata dei movimenti nazionalisti e dei governi autoritari, né può alleviare il tragico destino dei profughi in tutto il pianeta (il cui numero ora corrisponde a quasi l’un percento dell’intera popolazione mondiale).»
«In modo indiretto, tuttavia, forse l’arte può offrire una guida che ci aiuti a vivere e pensare in questi ‘tempi interessanti’. La Biennale Arte 2019 non avrà un tema di per sé, ma metterà in evidenza un approccio generale al fare arte e una visione della funzione sociale dell’arte che includa sia il piacere che il pensiero critico. La Mostra si concentrerà sul lavoro di artisti che mettono in discussione le categorie di pensiero esistenti e ci aprono a una nuova lettura di oggetti e immagini, gesti e situazioni. Un’arte simile nasce dalla propensione a osservare la realtà da più punti di vista, ovvero dal tenere in considerazione nozioni apparentemente contraddittorie e incompatibili, e di destreggiarsi fra modi diversi di interpretare il mondo che ci circonda. Gli artisti il cui pensiero parte da questi presupposti, sanno dare significati alternativi a ciò che prendiamo come dati di fatto, proponendo modi diversi di metterli in relazione tra loro e di contestualizzarli. Il loro lavoro, animato da curiosità sconfinata e intelligenza di spirito, ci spinge a guardare con sospetto a tutte le categorie, i concetti e le soggettività che sono dati per indiscutibili. Ci invita a considerare alternative e punti di vista sconosciuti, e a capire che “l’ordine” è ormai diventato presenza simultanea di diversi ordini.»
SCOPRI TUTTI GLI ARTISTI INVITATI
PAESI
La Mostra sarà affiancata da 90 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan. La Repubblica Dominicana partecipa per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione.
Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, sarà a cura di Milovan Farronato.
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