Tra il 5 e il 13 giugno Christie’s metterà all’asta un archivio in gran parte inedito di 50 lettere inviate da Leonard Cohen alla sua musa più famosa, Marianne Ihlen, l’ispiratrice della canzone “So Long Marianne”.
Spedite dall’isola di Idra, da Montreal (“Che posso dire, mi manchi”), New York, Tel Aviv e l’Avana le lettere di Cohen contengono dettagli biografici ed emozioni forti: assieme il filmato di una delle love story più appassionanti dell’epoca del “flower power“, ma anche la trasformazione di un giovane uomo in un grande artista, il poeta di “Like a Bird on the Wire” che ha fatto da colonna sonora alla malinconia e alle speranze di generazioni. Inclusa nella vendita anche la lettera (stimata tra i 6.000 e i 9.000 dollari) scritta da Tel Aviv nel settembre 1960 all’inizio della relazione con Marianne, quando lei era ancora sposata con lo scrittore norvegese Axel Jensen con cui aveva avuto un bambino.
Marianne e Leonard alla fine coronarono il loro sogno d’amore ed andarono a vivere assieme prima ad Idra, poi a Montreal, fino a quando lui decise di andarsene per la sua strada e si mise con altre donne tra cui Joni Mitchell and Janis Joplin. I due però rimasero sempre in contatto fino alla morte di Marianne, nel luglio del 2016 a 81 anni. Leonard, in una lettera aperta, scrisse: “Penso che ti seguirò molto presto” e mantenne l’impegno quattro mesi dopo.
L’asta coincide con un docu/film girato da Nick Broomfield, il regista britannico già dietro la cinepresa per “Kurt & Courtney” sulla love story tra Kurt Cobain e Courtney Love, che approderà nelle sale americane e canadesi il 5 luglio. E intanto a New York una mostra itinerante sul cantante di “Hallelujah” al Jewish Museum resterà aperta fino a settembre: l’installazione multimediale itinerante fu approvata dallo stesso Leonard prima di morire.
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