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ADDITIVI, ECCO COME TUTELARE LA NOSTRA SALUTE


di Holly Palici Massignani

Anche il pane nonostante non abbia necessità di promozioni particolari perché comunque è uno di quegli alimenti di cui molte persone non possono fare a meno può nascondere delle insidie perché come scrive oggi il The Guardian in un articolo dedicato all’argomento, capita sempre più spesso, (N.d.R.: per ora il fenomeno ha registrato livelli di allarme solo negli Usa), che per garantirgli un appeal più appetibile venga trattato con applicazioni industriali, ossia additivi che per esempio lo rendano più bianco, più morbido, ma che possono essere molto dannosi per la salute dell’uomo.

BROMATO DI POTASSIO E AZODICARBOBAMMIDE

Uno di questi è il bromato di potassio, un potente ossidante che aiuta a fare lievitare il pane, e che, in seguito a numerose analisi di laboratorio, è stato collegato ai tumori ai reni e alla tiroide nei roditori. Molti i paesi, tra cui Cina, Brasile e i membri dell’Unione Europea, che lo hanno bandito dagli alimenti. L’India lo ha vietato nel 2016, e il Regno Unito lo vieta dal 1990.

Poi c’è l’azodicarbonammide (ACA), una sostanza chimica che forma bolle in schiume e plastiche come il vinile, che invece viene utilizzata per sbiancare e accelerare la lievitazione dell’impasto, e che quando è cotta, anch’essa diventa cancerogena, perché ACA quando viene riscaldato o cotto, viene scomposto in due sostanze chimiche: semicarbazide e uretano. L’uretano è “ragionevolmente previsto” per essere un cancerogeno per l’ uomo , secondo il Dipartimento della Sanità e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, mentre il semicarbazide ha mostrato tossicità in alcuni animali, ma non ancora nell’uomo.

Bandita, come il bromato di potassio da tutti gli alimenti da molti Paesi del mondo, viene invece considerata una sostanza non coì altamente pericolosa dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense che invece ha generalmente riconosciuto questi due additivi “generalmente sicuri” da mangiare, anche se molti esperti non sono d’accordo. Il Centro per la scienza nell’interesse pubblico due decenni fa presentò una petizione alla FDA per vietare il bromato di potassio ma la risposta dell’agenzia fu che non poteva esaminare il problema a causa della “disponibilità limitata” di risorse e altre priorità di agenzia. “

LA PETIZIONE DI VANI HARI

A prendere in mano la situazione ci ha pensato Vani Hari, autore del popolare blog FoodBabe.com, che dopo avere lanciato una petizione per bandire questi additivi dal cibo ha sensibilizzato numerose catene tra cui Subway, Wendy’s, McDonald’s e White Castle a non usare più azodicarbonamide dal 2014. Nello stesso anno, l‘Environmental Working Group (EWG) ha pubblicato una lista di oltre 500 prodotti contenenti ACA. Oggi quel numero è di circa 200.

Tra questi c’è la torta di pollo di Swanson, le crocchette di chorizo ​​di Goya e i peperoni e provolone stromboli di Nathan, i croissant, grissini francesi e il pane di Arby, mentre Pillsbury lo inserisce nei tubi di pasta per grissini assicurando (N.d.R.: al The Guardian), che è conforme a tutti i regolamenti del FDA.

DOVE STA IL TRUCCO?

Dove sta il trucco?  Nelle quantità che se sono piccole rendendo il rischio trascurabile. “La FDA ha studiato l’uso di BHA e BHT negli alimenti per decenni e ha stabilito che tenuto conto dei livelli molto bassi di cui se ne fa uso, non pongono problemi di sicurezza”.”Se un additivo è davvero cancerogeno negli esseri umani, allora nessuna quantità dovrebbe essere considerata ‘sicura’”, ha detto Ryan Marino, tossicologo medico di emergenza presso l’Università di Pittsburgh al The Guardian.

Secondo Marino, il motivo per cui i dati su questo argomento sono scarsi è perché l’industria può auto-determinarsi e decidere se gli additivi chimici sono sicuri oppure no.  Perché le aziende possono fare affidamento sui loro esperti per determinare cosa è sicuro e cosa no. “E una volta che qualcosa è stato definito sicuro, spesso”, spiega Marino, “”Non ci sono spesso incentivi finanziari per ulteriori test”.

…NELLA BLACK-LIST

Nella black list oltre al bromato di potassio e all’azodicarbonamide sono finiti altri due conservanti emulsionanti che impediscono il deterioramento di grassi e oli, il BHA e il BHT. Anche se l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dice che al momento che ci sono prove sufficienti riguardo al fatto che il BHA causi la crescita del tumore negli animali da laboratorio, con evidenze più limitate per lo stesso in BHT.

CORSA AI RIPARI

Per evitare pericoli di inflessioni delle vendite alcune aziende hanno preferito rimuovere questi additivi dai loro prodotti. Ma è stato un po’ come cadere dalla padella alla brace perché “molte aziende che non hanno più aggiunto il bromato di potassio al loro pane lo hanno sostituito con lo iodato di potassio che fa comunque male, pur non essendo considerato dannoso, se assunto in proporzioni limitate”.

Ma qual è il motivo per cui molte aziende optano per questi addittivi? Risparmiare, perché qualsiasi altra alternativa sarebbe molto più impegnativa in termini temporali e costosa. Olga Naidenko, consulente scientifico senior di EWG, ha suggerito di sostenere le panetterie indipendenti che annullano questi additivi o addirittura li cuociono a casa.  “Secondo EWG, è importante per le aziende iniziare a rimuovere le sostanze chimiche associate ai rischi per la salute, in modo che gli acquirenti non debbano avere una laurea in chimica per decifrare le etichette degli alimenti”, ha detto Naidenko al The Guardian. Nel frattempo, i consumatori preoccupati per gli additivi nel pane che cosa potrebbero fare? Potrebbero ricorrere alla strategia di Hari: presentare una petizione alle società stesse.



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