di Colin Antony Groves
Si chiama Marcus Ball, l’uomo d’affaridi 29 anni, tra i candidati alla successione di Theresa May, che ha accusato Boris Johnson, anche lui in corsa elettorale post May, di avere “detto menzogne” quando affermò che il Regno Unito inviava 350 milioni di sterline alla settimana a Bruxelles. Ball, che ha messo in piedi una squadra legale, ha raccolto tramite il crowfunding più di 200.000 sterline per finanziare l’accusa e ha esposto il caso davanti a un giudice la scorsa settimana. Per molti un gesto esemplare, per altri, visto la concomitanza con le elezioni per scegliere il sostituto della May, una contromossa per eliminare un avversario scomodo. Johnson convocato in tribunale dal giudice, dovrà rispondere dell’accusa di condotta scorretta in un ruolo pubblico a causa di alcune dichiarazioni durante la campagna prima del referendum sulla Brexit. La corte ha stabilito che sarà tenuto a presenziare a un’udienza preliminare e il caso sarà inviato al tribunale della Corona.
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