Oggi, dopo due anni di indagini, scrive AP, il consigliere speciale Robert Mueller ha dichiarato che il presidente Donald Trump non ha commesso alcun reato, anche se il suo rapporto sulla Russia non ha scagionato del tutto il presidente. Queste, dopo 2 anni di silenzio, le sue prime parole in pubblico da quando è stato incaricato di indagare sulle interferenze russe per aiutare Trump a vincere le elezioni presidenziali del 2016.
Mueller non ha usato la parola “impeachment”, ma ha detto che era compito del Congresso verificare se il presidente si era reso responsabile di eventuali illeciti.
“Se avessimo avuto la certezza che il presidente aveva commesso un crimine, lo avremmo detto”, ha proseguito Mueller. Le dichiarazioni di Mueller contenute nel suo rapporto di 448 pagine pubblicato il mese scorso hanno fatto molto discutere. Ma oggi sembrano comunque essere arrivate a un punto fermo.
Il rifiuto di Mueller di giungere a una conclusione di incriminazione nei confronti di Trump, per mancanza di prove gravi e schiaccianti, se da una parte ha finalmente dato l’opportunità al procuratore generale Bill Barr di togliere Trump dal banco degli imputati, dall’altra lo ha lasciato un po’ perplesso. Oggi Barr ha dichiarato pubblicamente di essere stato preso alla sprovvista dalla decisione del consulente speciale di non scagionare né incriminare il presidente, visto che Mueller all’inizio non lo escludeva. Muller ha detto ai legislatori che il suo rapporto sarebbe stata la sua unica testimonianza e che non sarebbe andato oltre ciò che aveva scritto in esso.
“Quindi, al di là di ciò che ho detto qui oggi e di ciò che è contenuto nel nostro lavoro scritto”, ha precisato Mueller oggi, “non credo sia appropriato per me parlare più a fondo delle indagini o commentare le azioni del Dipartimento di Giustizia o del Congresso”.
Quindi ora Trump può definitivamente dormire sonni tranquilli. Dopo avere sbandierato la sua innocenza a destra e a manca, ripetendo che il rapporto di Mueller lo aveva liberato dalle accuse di ostruzione alla giustizia, (anche se non è proprio così) con un tweet aveva dichiarato: “Non c’erano prove sufficienti e quindi, nel nostro Paese, una persona è innocente. Il caso è chiuso!” Tirando una riga su tutto. In realtà qualche sassolino nella scarpa di Muller è rimasto. A questo punto Trump potrebbe essere accusato di avere commesso dei reati federali. Ma quello forse sarà frutto di un nuovo capitolo da aprire sul presidente degli Stati Uniti.
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