di Sabrina Korner
Sono oltre 2,6 milioni le famiglie che manifestano ambizioni proprietarie, prevalentemente alimentate dal desiderio di miglioramento della condizione abitativa attuale o dall’esigenza di emancipazione dal nucleo di origine. Lo dice Nomisma nel suo rapporto sul mercato immobiliare pubblicato lo scorso agosto (N.d.R. a luglio verrà pubblicata la nuova edizione).
Il ritorno della domanda e la stabilizzazione dell’offerta hanno concorso a favorire il lento ritorno verso una condizione di liquidità, con una leggera riduzione dei tempi di smobilizzo e degli sconti sui prezzi attesi.
La riduzione dei tempi medi di vendita è un fenomeno iniziato nel 2014, per le abitazioni e i negozi e solo nel 2015 per gli uffici, quando sono finalmente maturate le condizioni per un’inversione di tendenza. Ad alimentare la domanda non è più esclusivamente il fabbisogno compresso nel corso della crisi o, più in generale, l’interesse primario, ma il ritrovato slancio della componente di investimento che, finora, si era mantenuta su posizioni attendiste.
Per parlare di mercato immobiliare e delle opportunità e tendenze del momento su vari fronti, What-u ha intervistato Dario Castiglia, presidente e co-fondatore di RE/MAX ITALIA.
La casa nonostante gli alti e bassi dell’economia resta il bene rifugio preferito negli ultimi anni.Quale il borsino delle compravendite per investimento realizzate da RE/MAX?
«Secondo i dati appena diffusi dall’agenzia delle entrate il mercato immobiliare residenziale sta continuando la sua ripresa. Ripresa che coinvolge anche quella parte di immobili che attirano soprattutto gli investitori immobiliari. Abbiamo coinvolto un panel di 300 consulenti immobiliari affiliati al nostro network che operano in tutta italiana per analizzare l’andamento di questa specifica nicchia immobiliare. Il 52.8 % dei professionisti interpellati afferma che si stia registrando un aumento della domanda di immobili per investimento, mentre per il 34.6% la domanda sia pressoché stabile e per il restante 12.6% si sta registrando una diminuzione».
Perché l’attrattività verso il mattone resta sempre alta?
«Il perdurare delle incertezze socio politiche, sia in Italia che nel resto del mondo, hanno portato a una ripresa di quelli che possiamo ritenere essere i due beni rifugio per eccellenza: il mattone e l’oro. Gli italiani stanno tornando sempre di più a dimostrare il loro interesse verso il settore immobiliare, anche come investimento. Come abbiamo visto il numero di compravendita continua, seppur lentamente, a crescere anno dopo anno verso numeri ‘accettabili’ e per il 5° anno consecutivo si sono registrati dati positivi, abbiamo chiuso infatti il 2018 con un +6.5% rispetto all’anno precedente. Quello che ci segnalano i consulenti immobiliari che operano nelle nostre agenzie è un forte interesse da parte soprattutto dei giovani all’acquisto di casa, dato che trova riscontro anche in una recente indagine condotta da Eurostat che segnala 30.1 anni l’età media a cui i giovani lasciano la casa dei genitori».
Quali le tipologie di casa ricercate per l’investimento in tutta Italia e quali le differenze da nord a sud?
«Solitamente chi effettua un investimento immobiliare focalizza la sua ricerca su immobili usati e da ristrutturare di piccolo taglio (60/80 mq) principalmente mono e bilocali più adatti per eventuali affitti per brevi periodi, usufruendo così di tutti i benefici del caso. Secondo quanto è emerso dagli affiliati a RE/MAX se il piccolo taglio è più richiesto nelle città metropolitane, in quelle di villeggiatura, soprattutto nel sud Italia, la richiesta si focalizza verso immobili con un maggior numero di locali e verso immobili indipendenti che verranno poi adibiti ad ospitare strutture ricettive, oppure ad essere affittati per più ampi periodi di vacanza».
Quali i luoghi dove ora risulta conveniente acquistare?
«Le nostre agenzie ricevono molte richieste per investimenti immobiliari soprattutto in città come Milano, Firenze, Roma, Bari, Torino e Catania. Nelle grandi città dove i prezzi stanno iniziando a riprendersi la richiesta si focalizza su immobili di piccole dimensioni che richiedono una ristrutturazione, l’usato risulta essere sempre più interessante per chi vuole effettuare un investimento immobiliare. Ma è uscendo dalle grandi città che si fanno davvero gli affari ed è qui che l’investitore trova soluzioni di più ampie dimensioni a costi più abbordabili».
Il valore aggiunto di RE/MAX in questo tipo di ricerca?
«Chi vuole affrontare un investimento immobiliare solitamente cerca una soluzione economicamente vantaggiosa. Proprio per rispondere a questa esigenza RE/MAX, oltre a mettere a disposizione del cliente una rete di oltre 3.600 consulenti immobiliari, ha attivato una rete di oltre 120 RE/MAX Auction point, corner specializzati nella gestione attiva di Npl e Utp secured ubicati all’interno delle agenzie immobiliari RE/MAX. I RE/MAX Auction Point sono dedicati al mondo dei distressed asset (immobili posti a garanzia di Npl e Utp, immobili ex leasing, immobili inseriti in procedure concorsuali) e sono presidiati da consulenti specializzati nei diversi segmenti di riferimento: residenziale, terziario, produttivo, commerciale, destinazioni specialistiche».
Quali i consigli dare a chi cerca di concludere questo genere di affari?
«Quando si vuole effettuare un investimento immobiliare, consigliamo di puntare sempre sulla location, sulla vicinanza a mezzi e servizi. Scegliere di acquistare in una zona centrale può risultare ovviamente più vantaggioso, anche in un futuro per una rivendita dello stesso».
Errori da evitare?
«Innamorarsi di un immobile. Se compro per investimento non mi devo innamorare dell’immobile, ma devo comprare al prezzo che mi può dare il giusto rapporto con la rendita che può offrire la zona. Un consiglio che invece bisogna assolutamente seguire è informarsi prima dell’acquisto è verificare quali sono gli affitti della zona per poter offrire il giusto prezzo. E non ultimo, evitare il ‘Fai da te’ perché non paga. Un professionista immobiliare capace e preparato può evitare al cliente di incappare in errori che potrebbero causare problemi e perdite economiche. Perché pensare di risparmiare quando poi andremo a rimetterci?»
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