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BANDERAS DOPO IL PREMIO DI CANNES RIVELA “DEVO TANTO AD ALMODÓVAR”


Antonio Banderas
ph. Getty Images

di Maria Santos

Ha dovuto aspettare 40 anni Antonio Banderas per ricevere uno dei più prestigiosi riconoscimenti che un attore possa ottenere al Festival di Cannes, ma ce l’ha fatta.”Quando i premi arrivano in tenera età, ti fanno fare molti errori, ma io non ho commesso errori”, ha detto Banderas, intervistato da The Associated Press di Miami, il giorno dopo avere ritirato il Prix d’interprétation masculine, come miglior attore del prestigioso festival per il film “Pain and Glory”, l’ottavo diretto da Pedro Almodóvar , dove ha interpretando la vita e la carriera proprio dell’amico Almodóvar. “È un sentimento agrodolce”, ha detto Banderas, che era in Florida per Miami Fashion Week. “Ho interpretato Pedro e per questo motivo questo premio lo condivido con lui” E poi ha aggiunto: “Gli sono estremamente grato e ho un incredibile rispetto e amore per questa persona che mi ha dato tanto”, ha detto Banderas.

E dire che Banderas, nato a Malaga, in Andalusia il 10 agosto 1960, figlio di un commissario di polizia e di un’insegnante, da bambino avrebbe voluto fare il calciatore. Ma poi a causa di una frattura ad un piede, fu costretto a rinunciare alla carriera sui campi di calcio. Da sempre appassionato di teatro, studia alla scuola d’arte drammatica di Malaga e dopo aver studiato recitazione, a 19 anni si trasferisce a Madrid, dove lavora come modello e cameriere.

Da sempre appassionato alla carriera teatrale, studia alla scuola d’arte drammatica di Malaga e dopo aver studiato recitazione, a 19 anni si trasferisce a Madrid dove lavora come modello e cameriere. Lì viene notato dal regista Pedro Almodóvar, che segna il suo debutto nel 1982 nel film “Labirinto di passioni”. Con Almodòvar Antonio recita anche nei successivi film “Matador” (1986), “La legge del desiderio” (1987), “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” (1988), ed è proprio quest’ultima pellicola che gli regala la notorietà. L’ultima volta di Banderas con l’amico regista è nel film “La piel que habito!”, in cui è protagonista assoluto. Poi Banderas nei primi anni novanta si trasferisce a Hollywood dove viene scelto per interpretare il film “Il re del mambo”, che però non gli regala il successo sperato. Viene notato in “Philadelphia” nel ruolo di Miguel, il compagno gay di Tom Hanks e poi nel film “La casa degli spiriti“. Nel film “D’amore ed ombra”, la regista venezuelana Betty Kaplan assegna a Banderas la sua prima parte protagonista in lingua inglese e lo introduce definitivamente nel mondo di Hollywood. Poi viene scelto per recitare nel film “Intervista col vampiro”, assieme a un cast d’eccezione ossia con Tom Cruise e Brad Pitt. Poi arriva il debutto da protagonista in “Desperado” di Robert Rodriguez. Seguono “Assassins” con Sylvester Stallone e “Two much – uno di troppo”, durante il quale Cupido ci mette lo zampino e lo fa innamorare della compagna di set Melanie Griffith, motivo per cui decide di scaricare con molta fretta la prima moglie, in evidente e comprensibile affanno competitivo.

Antonio Banderas con l’ex moglie Melanie Griffith. Banderas è stato sposato dal 1987 al 1995 con l’attrice Ana Leza. Il 14 maggio 1996 si è sposato con la collega Melanie Griffith. Dalla loro unione è nata una figlia, Stella (24 settembre 1996), che è apparsa con i genitori nel film Pazzi in Alabama (1999), diretto dallo stesso Banderas. Nel giugno 2014 la coppia ha annunciato la separazione per poi divorziare ufficialmente nel luglio 2015. Dal 2015 Banderas è legato alla consulente finanziaria olandese Nicole Kimpel,
di 19 anni più giovane.

In”Evita“(1996), dove recita a fianco di Madonna sfodera pure le sue qualità canore, ottenendo una nomination ai Golden Globe mentre nel film “La maschera di Zorro” (1998) accanto a Catherine Zeta Jones, si nasconde dietro la maschera del più popolare cavaliere nero, personaggio immaginario, eroico giustiziere mascherato e abile spadaccino, vincendo un European Film Awards e ottenendo un’altra nomination ai Golden Globe come miglior attore protagonista.

Dagli anni duemila continua a interpretare ruoli molto diversi tra loro. Protagonista del film “Spy Kids”, primo capitolo dell’omonima saga fantasy firmata da Robert Rodriguez e poi nel 2002 recita in “Lucy Liu” e poi  nello sfortunato action “Ballistic”, ricordato come uno dei più deludenti film del cinema. Nel 2003 lavora a “Broadway”, dove ha occasione di rifarsi notare, recitando con successo nel musical “Nine”. Nello stesso anno veste i panni del Mariachi, nel film “C’era una volta in Messico”, poi negli anni successivi, la sua carriera subisce una battuta d’arresto, a causa di alcuni passi falsi come “The Legend of Zorro” nel 2005, sequel del precedente successo del 1998, “Ti va di ballare?” e soprattutto “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” (2010) di Woody Allen, in cui recita con Josh Brolin e Anthony Hopkins.

Il ritorno nell’olimpo delle star di Hollywood avviene nel 2011 quando, dopo ben 22 anni, ritrova Almodòvar dietro la macchina da presa di “La pelle che abito”, presentato in concorso al Festival di Cannes. Nello stesso anno è protagonista del film “Il principe del deserto”, mentre nel 2012 lavora con Steven Soderbergh nel film “Knockout – Resa dei conti”. Nel 2013 partecipa al film “Machete Kills” e nello stesso anno è nel cast del film “I mercenari 3”, insieme a Sylvester Stallone, Mel Gibson e Arnold Schwarzenegger. L’anno successivo è protagonista del fanta-thriller “Automata”. Nel 2015 riceve dalle mani di Pedro Almodóvar il Premio Goya alla carriera (Goya de Honor). “Quest’anno con il Prix d’interprétation masculine, vinto nei panni di Pedro Almodóvar , la vittoria è doppia”, ha concluso Banderas.



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