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RON HOWARD SCOPRE PAVAROTTI E GLI DEDICA UN FILM DOCUMENTARIO


RON HOWARD SCOPRE PAVAROTTI E GLI DEDICA UN FILM DOCUMENTARIO
II tenore Luciano Pavarotti scomparso nel 2007.
Aveva 72 anni
Il regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense Ron Howard ph. Georges Biard, CC BY-SA 4.0, fonte wikimedia.org

di Marika Pellegrini

Luciano Pavarotti con la seconda e ultima moglie Nicoletta Mantovani. Dalla loro unione è nata Alice il 13 gennaio 2003, oggi quindicenne

È diretto da Ron Howard il nuovo film documentario “Pavarotti”, che andrà in onda negli Stati Uniti venerdì 7 giugno . Un puzzle di ricordi che ripercorrono tappa dopo tappa la vita privata e artistica del grande tenore, coinvolgendo le nuove generazioni e vecchie generazioni. Nato a Modena nel 1935 e morto di cancro al pancreas nel 2007, Luciano Pavarotti per 40 anni ha cantato nei principali teatri d’opera, ha venduto milioni di dischi ed è stato molto amato per la sua accattivante personalità. “Non l’avevo mai visto dal vivo, ma ero ben consapevole del suo valore artistico”, scrive Ap citando alcuni passaggi chiave di una recente intervista di Howard. “La mia speranza è che il film faccia un passo avanti verso quella sua agenda che doveva democratizzare la forma d’arte e ampliare la portata del pubblico”. Howard, noto per avere diretto un’eclettica gamma di commedie da quelle più soft come “Cocoon” e “Splash” alle serie drammatiche come “Apollo 13” e “A Beautiful Mind” (che gli è valso un Oscar regista), ha detto di essere stato coinvolto nel progetto dal produttore Nigel Sinclair, con il quale aveva già lavorato per la realizzazione del film “The Beatles: Eight Days a Week”.

L’ex ragazzo di Happy Days, ha studiato le trame delle opere d’autore interpretate da Pavarotti come “La Boheme” di Puccini e “L’Elisir d’Amore” di Donizetti e i testi delle sue arie per comprendere come meglio strutturare il suo film.”Ho pensato, beh, potremmo usare la musica per condividere con la gente il viaggio della sua vita”, ha detto Howard. Un viaggio bello e intenso che parte dai tempi della povertà vissuta durante e dopo della seconda guerra mondiale fino alla fama e alla ricchezza.

Luciano Pavarotti con l’ex moglie Adua

E poi il matrimonio con Adua, le tre figlie, infine il divorzio, il nuovo matrimonio con Nicoletta, durante il quale è diventato di nuovo papà. Un uomo indimenticabile che si è esibito sui palcoscenici di tutto il mondo (N.d.R.: chi non ricorda i suoi mega concerti “Pavarotti and Friends”) da solo e assieme ad altre star della musica lirica come Placido Domingo e Jose Carreras e anche della pop music come Bono. Infrangendo le regole, rompendo quella tradizione, che voleva a tutti costi la musica classica da una parte e quella pop dall’altra, e rendeva inconciliabili i due generi. Ma il bello di Pavarotti era proprio che amava osare, andare oltre gli schemi mettendoci però sempre la faccia.E poi il suo amore per il cibo e per la cucina italiana, contro il quale ha costantemente lottato per il suo peso off limits. “Pavarotti ha creato un livello così alto per se stesso che non sono sicuro di essere stato all’altezza di essere riuscito a interpretare le sue ambizioni, nei confronti della vita, la sua arte, i suoi rapporti personali”, ha detto Howard. Howard ha detto che lavorare al film lo ha “definitivamente” reso più interessato all’opera, anche se i suoi gusti musicali rimangono sempre legati alla musica di James Taylor, Cat Stevens e Simon e Garfunkel.



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