di Paola Sacco
“La commissione europea ha concluso che l’Italia deve ridurre il rapporto debito/Pil e quindi dovrà produrre un programma di riduzione di medio termine. Non credo che verrà chiesto un rapido calo, sarà un piano di medio termine che però deve essere credibile”, lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, per mettere un punto fermo alle polemiche dopo la presentazione della relazione della Commissione Europea riguardo la possibile apertura della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, che nel caso verrà aperta solo in presenza di un voto favorevole da parte di Ecofin durante la prossima riunione prevista per l 9 luglio.
TASSI DI INTERESSE FERMI FINO A METÀ DEL 2020
Altro punto fermo il fatto che la Banca centrale europea manterrà i tassi d’interesse agli attuali minimi record “almeno fino alla prima metà del 2020”. Lo ha scritto la Bce in una nota. Il consiglio direttivo ha deciso di mantenere il tasso principale a zero, quello sui depositi a -0,40% e quelli sui rifinanziamenti marginali a 0,25%. “Il Consiglio direttivo – si legge nella nota della Bce – si attende ora che i tassi di interesse di riferimento della Bce si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine”.
NUOVO MAXI PRESTITO ALLE BANCHE
La Bce ha deciso di approvare un nuovo maxi-prestito alle banche che concederanno prestiti netti superiori a un valore di riferimento che permetterà loro di beneficiare di un tasso d’interesse ribassato “fino a raggiungere un livello pari al tasso medio applicato ai depositi presso la banca centrale per la durata dell’operazione, con l’aggiunto di 10 punti base”. Attualmente il tasso sui depositi è -0,40% quindi questo tasso potrà arrivare fino a -0,30%.
… CONFINDUSTRIA GIOVANI
A dire la sua s aggiunge anche il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi, dal convegno a Rapallo: “Da anni facciamo proposte, ci siamo rivolti a tutti i governi. Stavolta non c’è più niente da aggiungere. Non è che non abbiamo niente da dire, non sappiamo a chi dirlo, perché davanti a noi ci sono solo campagne elettorali interminabili e mai un confronto serio. La nostra proposta al governo è una sola: dobbiamo riattivare una cabina di regia per la crescita, ma stavolta chiamate i protagonisti, non le comparse”. E poi conclude dicendo: “Non vogliamo che l’Italia ingaggi una guerra di posizione con le istituzioni europee”, che dobbiamo smettere di dipingere come avversarie. L’unico modo per riformare l’Ue è starci dentro da protagonisti. Invece in caso di apertura della procedura di infrazione, l’Italia potrebbe finire in panchina. Dobbiamo avere un chiodo fisso: dimostrare affidabilità ed essere credibili prendendo impegni precisi”.
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