Il presidente ad interim kazako, Kassym Jomart-Tokayev, secondo gli exit polls – che gli assegnano il 70% circa dei voti – ha vinto le elezioni in Kazakistan che lo vedevano in corsa per lo scranno presidenziale.
Ieri sono iniziate le votazioni per scegliere il successore di Nursultan Nazarbayev, il presidente che ha guidato il paese centroasiatico sin dall’indipendenza dall’Urss, nel 1991, e che si è dimesso lo scorso marzo. Alcune settimane fa però sono iniziate le prime manifestazioni antigovernative per protestare contro le elezioni anticipate, che gli oppositori hanno visto come un passaggio di potere orchestrato. Kassym-Jomart Tokayev, che era il candidato con maggiori prospettive di vittoria in Kazakistan, paese strategico per la ricchezza di risorse energetiche e ponte tra Cina e Russia, ora sta festeggiando con alcuni fedelissimi la vittoria nonostante le proteste continuino. Almeno cinquecento manifestanti dell’opposizione sono stati arrestati dalla polizia nelle principali città del Kazakistan, Nur-Sultan (il nuovo nome della capitale Astana) e Almaty.
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