di Mary Queen
Le donne costituiscono all’incirca la metà di tutti i dirigenti che lavorano nel mondo dell’animazione, ma uno studio di Annenberg Inclusion Initiative, il principale think tank del mondo che studia la diversità e l’inclusione nell’intrattenimento attraverso ricerche originali e progetti sponsorizzati, rivela che dice che i numeri diminuiscono significativamente quando si tratta di registe e altri ruoli di leadership nel settore.
Negli ultimi 12 anni, solo il 3% dei registi d’animazione erano donne e solo una, Jennifer Yuh Nelson ossia colei che ha diretto “Kung Fu Panda 2”, era una donna di colore.
Lo studio ha rivelato che nel campo dell’animazione il 37% dei produttori è donna mentre la percentuale al femminile scende al 15% per i film d’azione.
Poche donne (solo il 13% nel 2018) anche dietro la macchina da presa di famosi spettacoli televisivi animati, fermo restando la sotto rappresentazione di quelle di colore in tutte le aree.
ANCHE LE PROTAGONISTE NEI FILM…
Solo 20 dei 120 lungometraggi animati negli ultimi 12 anni hanno avuto come protagonista una donna. E di questi, solo tre, ossia “Moana”, “La principessa e il ranocchio” e “Puffi: il villaggio perduto”, hanno avuto una donna di colore come protagonista.
Marge Dean, presidente di Women in Animation, ha detto che una migliore comprensione dei numeri aiuterà a spingere il settore verso il raggiungimento della rappresentanza di genere 50-50 entro il 2025.
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