“We would have become the largest in the fourth quarter (of this year) but now we feel that this process may take longer” ossia “Saremmo diventati i più grandi nel quarto trimestre (di quest’anno), ma ora riteniamo che questo processo potrebbe richiedere più tempo”, queste le parole di Shao Yang, chief strategy officer di Huawei al Ces, l’evento che mette in mostra la consumer technology da Las Vegas al mercato Asiatico, spaziando dalla robotica all’automotive, dal gaming alle nuove tecnologie di connessione, ora in corso a Shanghai e che terminerà domani. Nel prima parte dell’anno Huawei era riuscita ad attestarsi secondo OEM di smartphone, ossia secondo “produttore di apparecchiature originali”, al mondo, puntando a detronizzare il primato di Samsung entro la fine dell’anno. Poi per la questione legata al ban USA, il produttore cinese ha deciso di rimandare i suoi piani al 2020.
Le pressioni del governo Usa sono pesate come macigni sulle vendite di Huawei, che ha dovuto rinviare l’obiettivo di diventare il primo costruttore mondiale di smartphone. Il sorpasso di Samsung era atteso alla fine di quest’anno, ma circostanze “inattese” hanno cambiato le carte in tavola, e ora per guadagnare la medaglia d’oro “servirà un po’ più di tempo”. Secondo gli analisti di Gartner, nel primo trimestre 2019 Samsung ha venduto 71,6 milioni di smartphone, Huawei 58,4 milioni e Apple 44,56 milioni. (B.C.)
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