di Paolo Merengoni
In vista del vertice euro del 21 giugno 2019, oggi la Commissione europea ha fatto un bilancio dei progressi finora compiuti nell’approfondimento dell’Unione economica e monetaria dell’Europa e ha tracciato il percorso da seguire nei prossimi anni.
“Questa Commissione si è battuta con grande determinazione per portare a compimento l’Unione economica e monetaria: molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare. Si tratta di creare posti di lavoro, crescita ed equità sociale per i nostri cittadini. Si tratta di preservare la stabilità e la resilienza delle nostre economie e della capacità dell’Europa di prendere in mano il suo futuro”, ha detto Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione europea.
Tra gli obiettivi imminenti, c’è quello di rinnovare gli sforzi volti a completare l’Unione bancaria iniziando dai negoziati politici sul sistema europeo di assicurazione dei depositi e quello di accelerare l’avanzamento dell’Unione dei mercati dei capitali e intensificare gli sforzi per rafforzare il ruolo internazionale dell’euro.
Dal vertice euro del dicembre 2018 le discussioni sul futuro strumento di bilancio per la convergenza e la competitività per la zona euro sono andate avanti sulla scorta della proposta della Commissione relativa a un programma di sostegno alle riforme. Sul tema si è profilato un compromesso che dovrebbe essere perseguito con determinazione. Il dibattito ha anche riguardato la riforma del meccanismo europeo di stabilità, in particolare per prevedere un sostegno al Fondo di risoluzione unico sotto forma di una linea di credito. Tale dispositivo, che dovrebbe fungere da meccanismo di ultima istanza a sostegno di una gestione efficace e credibile delle crisi bancarie nell’ambito del meccanismo di risoluzione unico, sarà rimborsato attraverso i contributi del settore bancario europeo. Il completamento dell’Unione bancaria e dell’Unione dei mercati dei capitali (UMC) sarà essenziale per rafforzare la resilienza e la stabilità dell’euro. Notevoli progressi sono stati compiuti nel ridurre ulteriormente i rischi nell’Unione bancaria. L’ultima relazione della Commissione sui progressi compiuti indica che il tasso di crediti deteriorati di tutte le banche dell’UE è sceso al 3,3% nel terzo trimestre del 2018, proseguendo nella traiettoria discendente verso i livelli pre-crisi.
GUARDANDO AL FUTURO…
è essenziale progredire con il sistema comune di assicurazione dei depositi per la zona euro. L’UMC favorirà ulteriormente l’integrazione del mercato e contribuirà a fare in modo che i mercati europei dei capitali possano resistere alle grandi sfide interne ed esterne alla stabilità dell’Unione economica e monetaria. Sull’onda dell’invito a proseguire i lavori sul dossier espresso lo scorso dicembre dai leader, la Commissione traccia anche un bilancio degli sforzi in atto per sviluppare l’uso dell’euro a livello internazionale. Pur avendo soltanto vent’anni, l’euro è la seconda moneta a livello mondiale,una moneta che è rimasta forte anche al culmine della crisi finanziaria e del debito. Per capire meglio come promuovere l’uso dell’euro a livello globale e individuare gli eventuali ostacoli che vi si frappongono, negli ultimi mesi la Commissione ha consultato attivamente gli operatori del mercato di diversi settori (mercato valutario, energia, materie prime, prodotti agricoli e trasporti). Dalle consultazioni è emerso che vi è ampio sostegno alla riduzione della dipendenza da una moneta globale unica, che l’euro è l’unica valuta che possiede tutti gli attributi richiesti dagli operatori del mercato per l’utilizzo come alternativa al dollaro statunitense, che il settore energetico continuerà ad essere un fattore cruciale per l’utilizzo dell’euro e determinerà un ulteriore aumento dell’impiego della moneta, ad esempio nel settore del gas e che è riconosciuto che l’UE, attraverso l’euro, potrà rafforzare la propria sovranità economica e svolgere un ruolo più importante a livello mondiale a vantaggio delle sue imprese e dei suoi consumatori.
Circa quattro anni fa, il Presidente Jean-Claude Juncker, insieme al Presidente del vertice euro, Donald Tusk, all’allora Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, al Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, e all’allora Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, pubblicò un piano ambizioso su come approfondire l’Unione economica e monetaria dell’Europa (UEM) entro il 2025.
TABELLA DI MARCIA DELL’EU
Sulla scorta della visione espressa nella relazione dei cinque presidenti, la Commissione ha pubblicato il Libro bianco sul futuro dell’Europa nel marzo 2017 e i documenti di riflessione tematici sull’approfondimento dell’Unione economica e monetaria e sul futuro delle finanze dell’UE nel maggio 2017. Nel dicembre 2017 la Commissione Juncker ha definito una tabella di marcia e adottato una serie di proposte concrete con l’obiettivo generale di rafforzare l’unità, l’efficienza e il controllo democratico dell’Unione economica e monetaria dell’Europa entro il 2025.
Scopri di più da WHAT U
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.