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IL GOVERNO ITALIANO PUNTA SUL TESORETTO DA 5 MILIARDI E NON PREVEDE MANOVRE CORRETTIVE


di Davide Iori

Ieri la trattativa di Giuseppe Conte che ha avuto diversi colloqui informali con alcuni leader europei non ha dato segni di stesura. Al termine della prima giornata del Consiglio europeo restano infatti le divergenze tra Italia e la Commissione Ue sulle stime sui conti pubblici. Resta infatti la preoccupazione che il governo italiano non ce la faccia, visto che le stime della Commissione sui conti e sul deficit italiano sono lontane da quelle reali sui cui si basa la posizione italiana. La lettera sui conti pubblici italiani all’Europa è partita ieri. “E ora la Commissione Ue la sta analizzando”, ha fatto sapere un portavoce della Commissione Ue.

“Prenderemo anche in considerazione la risposta di Conte ieri – ha detto agli Affari economici Pierre Moscovici rispondendo ai giornalisti entrando al summit del Pse – ma in questo momento una procedura per debito è giustificata, quindi andiamo a lavorare, in maniera costruttiva, per evitarla. Ma non lo si fa attraverso scambi, commenti sulle regole: lo si fa sul rispetto delle regole che sono intelligenti e favoriscono la crescita”. “La lettera – ha detto il premier prima del Consiglio commentando le parole di Moscovici – contiene un messaggio politico chiaro. Non vuole dire che non rispettiamo le regole, finché non cambiano le regole sono queste”. “Se siamo in un sistema integrato – ha detto ieri Conte – dobbiamo competere con le sfide globali, ma all’interno dell’Ue le regole devono essere uguali per tutti. Io voglio competere, ma a parità di armi”.

“Mercoledì in Cdm”, ha detto Conte, “faremo definitivamente l’assestamento di bilancio per certificare che i conti vanno meglio del previsto. Siamo attorno al 2,1% del deficit e non al 2,5 come prevede la commissione Ue“, ha sottolineato il premier. Ed è proprio su quest’ultimo punto che Conte ha ribadito che l’Ue deve cambiare le regole e quindi puntare a invertire i pesi di un patto che prevede molta stabilità e poca crescita. Qualche giornalista – ha aggiunto Conte – scrive che io sarei venuto a Bruxelles con le mani vuote: io rappresento un Paese del G7, il terzo Paese dell’Eurozona, la seconda Azienda manifatturiera d’Europa: come si può pensare che io venga a mani vuote? Io rappresento tutte le migliaia di realtà imprenditoriali italiani che esportano in tutto il mondo con punte di assoluta eccellenza”. Il premier prima del Consiglio ha avuto un colloquio con la Cancelliera Angela Merkel. Ammonta a cinque miliardi il tesoretto composto da maggiori entrate rispetto alle previsioni, risparmi da reddito di cittadinanza e quota 100 e i due miliardi congelati nella legge di bilancio a cui, spiegano fonti governative, l’esecutivo giallo-verde è al lavoro in queste ore di trattativa con l’Ue e in vista del Consiglio dei ministri di mercoledì chiamato a varare l’assestamento di bilancio. E non è prevista alcuna manovra correttiva, spiegano le stesse fonti.



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