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DONALD TRUMP RIMANDA IL RAID ANTI-IMMIGRATI PREVISTO PER OGGI



Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump mentre viene applaudito dal presidente della Camera Nancy Pelosi
ph. DOUG MILLS/GETTY IMAGES

di Matthew Miller

Donald Trump ha deciso di rinviare di due settimane il raid contro gli immigrati illegali ossia il rimpatrio forzato degli irregolari nei loro Paesi di origine, che sarebbero dovuto scattare nelle prossime ore. Trump, parlando con i giornalisti a Camp David, ha spiegato di aver deciso il rinvio dei raid degli agenti nelle case degli immigrati senza documenti nelle dieci principali città statunitensi per dare al Congresso la possibilità di “lavorare ad una soluzione”. E quindi per evitare la dolorosa stretta che sta terrorizzando migliaia di famiglie di immigrati negli Usa. La mossa è arrivata dopo che la presidente della Camera Nancy Pelosi ieri ha chiamato Trump chiedendogli di annullare l’operazione di forza. “Su richiesta dei democratici”, ha scritto Trump su Twitter, “ho ritardato il processo di rimozione dell’immigrazione illegale (deportazione) per due settimane per vedere se democratici e repubblicani possono riunirsi e trovare una soluzione ai problemi di asilo, altrimenti le deportazioni iniziano!”

Come dovrebbero essere fatti i controlli?

Al momento l’unica cosa che si sa è che i funzionari preposti a questo genere di interventi non hanno un mandato di perquisizione e stanno lavorando su file con indirizzi. Il loro compito sarà quello di andare a casa della gente e chiedere di entrare. Gli immigrati non sono tenuti ad aprire le loro porte, e sempre più spesso non lo fanno. Così il lavoro degli agenti generalmente raggiunge dal 30% al 40% circa degli obiettivi. L’operazione è stata pesantemente criticata dai legislatori democratici che l’hanno definita crudele, e i sindaci di molte città pare abbiano già detto che non collaboreranno con gli agenti dell’ICE. Nel contempo molti sostenitori dell’immigrazione hanno intensificato le campagne di conoscenza dei diritti . Un’altra complicazione è che l’ICE ha bisogno dei documenti di viaggio dai paesi di origine per espellere qualcuno, così gli immigrati spesso vengono arrestati almeno temporaneamente in attesa di un volo. La popolazione adulta di detenuti fino all’8 giugno era di 53.141 persone.



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