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AMANDA ORA L’ITALIA DOVRÀ RISARCIRLA


di Paolo Laganà

La Corte di Strasburgo ha rigettato la richiesta del governo italiano di pronunciarsi di nuovo sul caso di Amanda Knox, dopo che l’Italia lo scorso gennaio è stata condannata per aver violato il diritto alla difesa di Amanda, che è stata definitivamente assolta per il delitto di Meredith Kercher, compiuto a Perugia la sera del primo novembre del 2007. Il panel che ha valutato la richiesta ha rifiutato di inviare il caso in Grande Camera. Così la sentenza emessa contro l’Italia è diventata definitiva.
Nella sentenza del 24 gennaio, la Corte di Strasburgo aveva riconosciuto l’Italia colpevole della violazione del diritto alla difesa della Knox e aveva deciso che lo Stato italiano avrebbe dovuto risarcire all’ex imputata 10 mila e 400 euro (a fronte dei 500 mila richiesti dalla parte in causa), per i danni morali subiti.

“Dai processi è emerso che l’Italia ha causato un danno morale ad Amanda Knox e ora la dovrà risarcirla”, ha detto all’Ansa l’avvocato Carlo Dalla Vedova, che assieme a Luciano Ghirga ha difeso la giovane americana. Il legale ha spiegato che è stato violato il diritto di difesa di Knox – poi definitivamente assolta per l’omicidio di Meredith Kercher compiuto a Perugia – “perché quando è stata interrogata dalla polizia, per circa 54 ore dal 2 alla notte tra il 5 e il 6 novembre del 2007 prima di essere arrestata, non è stata avvertita che era indagata e non le è stato messo a disposizione un avvocato e nemmeno un interprete. Se fosse stata avvertita subito – ha concluso Dalla Vedova – e le fosse stato fornito un difensore le cose sarebbero andate diversamente”.



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