di Matthew Miller
Sono sbarcati a Lampedusa i 40 migrati a bordo della Sea Watch, la nave battente bandiera olandese, che era ferma da sette giorni al largo di Lampedusa. Il ministro degli interni Matteo Salvini si era rifiutato di lasciare sbarcare i migranti sull’isola fino a quando altri paesi dell’Unione europea non hanno accettato di accogliere i richiedenti asilo. La capitana della nave Sea Watch 3, Carola Rackete, andrà ai domiciliari: è stata arrestata dopo aver violato l’alt della Guardia di Finanza ed essere entrata nel porto di Lampedusa speronando una motovedetta delle Fiamme Gialle nel tentativo di arrivare in banchina. I domiciliari sono stati decisi dalla Procura di Agrigento che la accusa di resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio. Per la Sea Watch, con il dl Sicurezza bis, scatteranno il sequestro amministrativo e una sanzione pecuniaria da 20mila euro che, in caso non venisse pagata nei termini, potrà arrivare fino a 50mila euro. “Comportamento criminale della comandante della Sea Watch, che ha messo a rischio la vita degli agenti della Guardia di Finanza. Ha fatto tutto questo con dei parlamentari a bordo tra cui l’ex ministro dei trasporti: incredibile”, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Aggiungendo: “Ho chiesto l’arresto di un fuorilegge che ha messo a rischio le vite della polizia di frontiera sul motoscafo e ho anche chiesto alle autorità di sequestrare la nave”.
Il gruppo umanitario tedesco Sea-Watch che aveva salvato 53 persone da un’imbarcazione di trafficanti libici ha difeso le azioni del capitano, come hanno anche fatto alcuni rappresentanti (all’opposizione) del Governo Italiano che nei giorni scorsi erano saliti a bordo della nave con spirito di solidarietà verso i migranti. “Ha fatto rispettare i diritti delle persone salvate per essere sbarcati in un luogo sicuro”, ha detto Sea-Watch in una dichiarazione.
Ma Salvini che da un anno a questa parte ossia da quando ha preso la carica di vice premier e ministro dell’Interno ha sempre insistito sul fatto che nessun migrante sbarca in Italia da una nave di soccorso umanitario finché altri paesi dell’UE non si impegnano ad accettare i migranti mentre vengono processate le loro richieste di asilo, ha ribadito che si tratta di un’azione inaccettabile. Il vice-premier da tempo sostiene che le navi di soccorso umanitario aiutano essenzialmente i trafficanti di origine libica che lanciano fragili gommoni e pescherecci traballanti affollati di migranti, molti dei quali provenienti dall’Africa, desiderosi di raggiungere le coste europee nella speranza di una vita migliore, “lucrando sulla vita di questa povera gente”. Ieri, il ministero degli Esteri italiano aveva dichiarato che cinque paesi, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo e Portogallo, si erano offerti di fare sbarcare i 40 migranti a bordo di Sea-Watch 3.
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