Dopo l’arresto, per avere deciso di far attraccare la sua nave a Lampedusa resistendo agli alt della Guardia di Finanza, giocando “il tutto e per tutto” il capitano della Sea Watch 3 Carola Rackete ora ai domiciliari chiede scusa ai finanzieri. Nel frattempo però le polemiche sull’accaduto non si placano. Dalla Francia e dalla Germania arrivano forti accuse nei confronti dell’Italia accusata di non avere gestito bene l’intera la vicenda. “Siamo pronti ad accogliere 10 persone bisognose di protezione al pari di altri partner europei che hanno preso simili impegni”, ha detto il ministro francese dell’Interno Christophe Castaner, dichiarandosi in totale disaccordo con la linea di Salvini.
“Difendere i confini nazionali non è un diritto, ma un dovere. L’Italia non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare: Parigi ha chiuso Schengen ed è stata in prima fila per bombardare la Libia abbandonando gli immigrati nei boschi italiani”, ha replicato il nostro ministro dell’Interno e vice premier, Matteo Salvini. Che poi ha aggiunto:”Si è rischiato il morto”. “Trovo assurda l’escalation di insulti e di toni offensivi registrata nelle ultime ore”, gli ha fatto eco il vicepremier Luigi Di Maio. “Non capisco l’esigenza di mettere in piedi questo circo mediatico. Uno Stato sovrano ha le leggi e le fa rispettare. Punto. La capitana verrà giudicata da giudici sulla base delle leggi dello Stato italiano”. I legali della ong intanto parlano di una azione svolta in “stato di necessità”. E dalla Ong si dicono invece “orgogliosi del capitano”. Invece in un video girato al porto di Lampedusa si sentono persone che la insultano e le augurano di essere stuprata. “Sono sostenitori di Salvini”, ha detto Davide Faraone del Pd.
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