di Colin Anthony Groves
“Iniquamente disfunzionali, incompetenti, imprevedibili, faziosi, diplomaticamente goffi, inetti”, così ha definito lo staff e di conseguenza anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, l’ambasciatore britannico Sir Kim Darroch in alcune email divenute, ovviamente non per suo volere di pubblico dominio. Ora l’incidente diplomatico è sulla bocca di tutti. L’ambasciatore degli Stati Uniti a Londra, Woody Johnson si è chiesto se bisogna puntare il dito su Darroch oppure sulla Londra di Theresa May . La differenza è che sul primo si hanno certezze, mentre sull’altro fronte no.
Una cosa certa è che oramai il danno è stato fatto. E ora sembra molto improbabile che Darroch possa mantenere buone relazioni diplomatiche con Washington su ogni fronte, anche e soprattutto su quello delle concessioni commerciali cui teneva particolarmente.
Con l’avvento di Internet all’inizio del secolo, ai funzionari del Foreign Office venne saggiamente detto di non usare internet per le comunicazioni delicate per evitare di finire sulla prima pagina del Daily Mail. Darroch, nonostante fosse un esperto di sicurezza, ha evidentemente dimenticato questo monito scrive il The Guardian. Il colpo potrebbe essere opera di una talpa Brexiter a Whitehall o di un abile hacker nella lobby Brexit. L’unica cosa certa in questo momento nella mente di Darroch è che se non si vuole condividere un segreto non bisogna mai pigiare sul tasti “send”.
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