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LEGGE SULL’ESTRADIZIONE “È MORTA”


Carrie Lam, governatrice dell’ex protettorato britannico

La contestata legge sulle estradizioni verso la Cina da Hong Kong “è morta”. Lo ha detto in conferenza stampa la governatrice dell’ex protettorato britannico, Carrie Lam, dopo settimane di proteste di piazza.
    Lam ha escluso che il governo intenda riavviare il processo nel Consiglio legislativo: “Lo ripeto, non esiste un piano del genere – ha detto -, la legge è morta”. Nonostante queste rassicurazioni, tuttavia, le proteste di piazza continueranno fino al ritiro formale della legge: lo ha annunciato un importante gruppo dei manifestanti del Civil Human Rights Forum ossia del forum delle Nazioni Unite che è il più grande raduno annuale al mondo per le imprese e i diritti umani con oltre 2.000 partecipanti provenienti da governo, imprese, gruppi comunitari e società civile, studi legali, organizzazioni di investitori, organismi delle Nazioni Unite, istituzioni nazionali per i diritti umani, sindacati, università e media.

I partecipanti partecipano a tavole rotonde su argomenti che riguardano i principi guida su imprese e diritti umani, nonché gli attuali problemi relativi ai diritti umani legati alle imprese. Il Forum è l’evento più importante per mettere in rete, condividere esperienze e conoscere le ultime iniziative per promuovere il rispetto delle imprese per i diritti umani. Joshua Wong, uno dei principali attivisti contro la legge per l’estradizione, ha definito su Twitter le parole di Lam “un’altra ridicola bugia”.



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