di Emanuele Masi
L’ultimo report di Istat, che offre un’istantanea del mese di maggio, appena passato, evidenzia che la produzione industriale, dopo due mesi di cali, ha mostrato segnali di lieve crescita registrando un aumento dello 0,9% rispetto ad aprile, riportandosi sui livelli destagionalizzati di marzo. La crescita mensile di maggio si è estesa a tutti i settori, con l’esclusione dell’energia, ed è stata più accentuata per i beni strumentali che hanno registrato un aumento congiunturale dell’1,9%, mentre un più modesto incremento è stato rilevato per i beni di consumo (+0,9%) e i beni intermedi (+0,6%). Il comparto dell’energia ha invece registrato una flessione del 2,1%. I settori di attività economica che hanno registrato variazioni tendenziali positive sono le industrie alimentari, bevande e tabacco e le altre industrie (+2,8% per entrambi i settori), la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+1,4%). Le flessioni più ampie invece hanno interessato le industrie tessili, di abbigliamento, pelli e accessori (-4,9%), l’industria del legno, della carta e della stampa (-3,7%) e la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-3,1%).
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