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SI DIMETTE ACOSTA, TRAVOLTO DALLO SCANDALO SESSUALE DEL MAGNATE EPSTEIN


di Mary Epstein

Rene Alexander Acosta, segretario al lavoro degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump, si è dimesso dopo essere stato coinvolto nello scandalo sessuale che ha travolto il magnate Jeffrey Epstein accusato di avere abusato sessualmente di dozzine di ragazze minorenni. Le accuse mosse ad Acosta sono quelle di non aver gestito nella maniera appropriata alcuni casi di reati sessuali compiuti da Epstein e altri ricchi uomini di affari. I fatti si riferiscono a una decina di anni fa quando Acosta era procuratore federale in Florida. Acosta, figlio di immigrati cubani, fino ad oggi è stato il primo latinoamericano membro del Gabinetto del presidente americano.

Acosta ha detto che le sue dimissioni sarebbero state efficaci in sette giorni. E riguardo ai fatti ha poi ha aggiunto che non pensava che fosse giusto per seguire il caso di Epstein “distrarsi” dal suo lavoro di segretario del lavoro.”Il mio punto qui oggi è che abbiamo un’economia straordinaria e l’attenzione deve essere concentrata sulla creazione di posti di lavoro nell’economia”, ha detto Acosta.

Nel 2007-2008, Acosta come Procuratore degli Stati Uniti, aveva approvato un patteggiamento richiesto da Jeffrey Epstein che si era dichiarato colpevole di accuse di favoreggiamento alla prostituzione nei confronti di una ragazza di 14 anni, pattuendo un risarcimento per ognuna delle vittime in cambio di un accordo di non-prosecution. I pubblici ministeri avevano identificato ben 36 vittime del magnate, ma pochissime di queste erano a conoscenza del preliminare dell’accordo e dell’opportunità di ottenere un risarcimento. L’accordo è stato oggetto di critiche da parte del Miami Herald e di altri media. Epstein in questo modo ha evitato le accuse federali, scontando in tutto solo 13 mesi di carcere. Ora però i procuratori federali di New York riguardo a questo caso vogliono vederci chiaro.




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