È partito il bando “Qualità dell’Aria” di Camera di commercio e Comune di Milano, il primo esplicitamente dedicato all’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Contributi a fondo perduto per 400 mila euro in totale per lo sviluppo di innovazioni per il miglioramento della qualità dell’aria. Il Bando rientra nelle iniziative della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e del Comune di Milano nell’ambito del Protocollo di Intesa siglato contestualmente con l’obiettivo di dare risposta ai bisogni della città promuovendo l’innovazione e la trasformazione digitale in ottica 4.0, la sostenibilità ambientale e sociale, e l’internazionalizzazione delle imprese. Camera di commercio e Comune, che con questo bando sperimentano una politica “mission-oriented” e cioè orientata da specifiche sfide globali, hanno individuato nel tema “Qualità dell’Aria” una missione di adeguata rilevanza economica, sociale e ambientale, particolarmente adatta a guidare sul territorio un processo di sviluppo e adozione di innovazione. Per tutte le domande di partecipazione, che potranno essere presentate online alla Camera di Commercio fino alle ore 12,00 del giorno 12 settembre 2019, è prevista una procedura di valutazione amministrativa e tecnica. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese da sostenere. Il valore minimo assegnabile è di 20.000 euro mentre quello massimo è di 50.000.
“Come Amministrazione abbiamo posto l’attenzione all’ambiente e alla qualità dell’aria ai primi punti dell’agenda politica e di governo del territorio, convinti che iniziative come queste possano costituire un vero sostegno alle idee e all’innovazione da parte delle imprese. Realtà che in prima persona posso sperimentare, creare e applicare azioni, idee e soluzioni tecnologiche che possono contribuire a tutelare e migliorare in nostro bene più prezioso, l’ambiente”. Così commenta l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio del Comune di Milano, Cristina Tajani che prosegue:” Nuove soluzioni tecnologiche che pur nascendo in un primo momento come risposta alle esigenze di un singolo o di un’azienda successivamente possono diventare veri esempi di buone pratiche con un evidente beneficio per la collettività”.
“E’ sempre più importante orientare il sostegno alle imprese e alla loro capacità innovativa verso specifiche sfide economiche, sociali e ambientali, contribuendo quindi sia allo sviluppo economico delle imprese, che alla soluzione di problemi condivisi come la qualità dell’aria” – ha dichiarato Marco Accornero, membro di Giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
“Con questo Bando”, ha voluto precisare Alvise Biffi, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, “la Camera di commercio vuole stimolare la creatività delle soluzioni imprenditoriali e tecnologiche,
offrendo un concreto aiuto alla ricerca e alle imprese che esplorano tecnologie adatte al cambio di scenario ormai in atto, più orientato verso la sostenibilità ambientale e sociale”.
Il Bando “Qualità dell’Aria. Adozione e sviluppo per il miglioramento della qualità dell’aria”, promosso da Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Comune di Milano, intende contribuire all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare agli obiettivi di sviluppo sostenibile numero 11 “Rendere le città sostenibili”, e 13 “Lotta contro il cambiamento climatico”; promuovere l’utilizzo da parte delle MPMI di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali; e contribuire ad aumentare l’attrattività del territorio.
A quali progetti sono destinati i contributi camerali?
A quelli finalizzati ad agevolare l’adozione di soluzioni in grado di controllare, ridurre o assorbire le emissioni inquinanti nell’aria, basati anche sull’utilizzo di tecnologie digitali nell’ambito con ambiti di intervento diversificati dalla “mobilità” (con l’adozione di interventi di mobilità sostenibile, ma anche soluzioni che coniughino il diritto alla qualità dell’aria e alla mobilità, in particolare delle imprese. Le soluzioni proposte dovranno dimostrare la capacità di ridurre le emissioni prodotte dallo spostamento di merci e persone e di soddisfare allo stesso tempo le esigenze di mobilità ), “all’energia ed edifici” (con l’adozione di modelli di business o servizi in grado di offrire soluzioni al problema dell’inquinamento dell’aria all’interno degli edifici e dell’impronta di carbonio degli edifici a uso civile o aziendale. Le soluzioni proposte devono dimostrare la capacità di ridurre o assorbire le emissioni inquinanti, in particolare le emissioni di CO2 ) all’agricoltura (con soluzioni per diminuire l’impatto delle attività agricole sulla qualità dell’aria, così come l’impatto delle emissioni inquinanti e dei cambiamenti climatici sulle produzioni agrifood con con l’adozione di prodotti).
Boom delle imprese che lavorano a favore dell’ambiente
In Italia sono 44mila gli esperti impiegati in 11mila imprese ad occuparsi di “Ambiente e controllo di qualità”. In Lombardia, l’impiego di questi professionisti è aumentato del 46% (del 26% negli cinque anni). Sono 10.566 le imprese italiane che si occupano di consulenza tecnica e controllo di qualità nel settore della tutela dell’ambiente. In aumento del 5,8% nell’ultimo anno e del 47,6% negli ultimi cinque. Una su quattro si trova in Lombardia (2.595), seguita da Veneto e Piemonte con circa mille. Milano da sola ne conta 1.195 con 9 mila addetti e cresce per imprese dell’8% in un anno e del 52% in cinque. Seguono Roma con circa 700, Torino e Napoli con circa 600. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese anni 2019, 2018 e 2013.
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