di Simona Garavaglia
LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton conferma la sua crescita anche secondo trimestre, grazie a una domanda globale dei beni di lusso in costante aumento nonostante le continue tensioni commerciali.
Basta dare un’occhiata ai conto. I ricavi complessivi del gruppo sono aumentati del 15%, le vendite del 12% su base organica, performances più che soddisfacenti che a fine giugno hanno portato il gruppo a registrare introiti pari a 12,54 miliardi di euro e un utile netto (+9%) di 3,27 miliardi di euro nel primo semestre, mentre l’utile delle operazioni ricorrenti è aumentato del 14% facendo toccare a LVMH quota 5,29 miliardi di euro, con un margine di utile operativo del 21,1%. Il colosso del lusso ha dichiarato che le vendite nel settore della moda e della pelletteria, che comprende Fendi, Dior e Givenchy, sono aumentate del 20% su base omogenea a 5,31 miliardi di euro nell’ultimo trimestre. La moda e la pelletteria hanno sovraperformato tutti gli altri segmenti. I vini e gli alcolici sono aumentati del 4%, mentre i profumi e i cosmetici hanno registrato una crescita organica del 10%. La vendita al dettaglio selettiva è cresciuta del 7% e gli orologi e i gioielli hanno registrato un aumento del 4%. “Nonostante la forte domanda, continueremo a gestire i costi e resteremo vigili nella seconda metà dell’anno”, ha dichiarato Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di LVMH. Il prezzo delle azioni del conglomerato di lusso finora quest’anno è cresciuto del 47%, spingendo Arnault vicino alla cima dell’Indice Bloomberg Billionaires, dove ha sostituito per un breve lasso di tempo Bill Gates, come seconda persona più ricca del mondo dopo il fondatore e CEO di Amazon Jeff Bezos. Arnault è poi tornato in terza posizione, con un patrimonio netto di $ 106 miliardi.
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