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LINATE CHIUDE PER 3 MESI PER RESTYLING, PARTENZE TUTTE DIROTTATE SU MALPENSA


di Mario Pintus

Armando Brunini, anministratore delegato di Sea

“Nessun disagio, la prova del fuoco è stata superata, i tempi di attesa alla security sono addirittura migliorati”. Lo ha detto Armando Brunini, anministratore delegato di Sea, la società che gestisce gli scali milanesi, a poche ore dall’inizio dell’ Operazione Bridge, come è stato battezzato il trasloco a Malpensa dell’intero aeroporto di Linate, che resterà chiuso per 3 mesi per lavori di ristrutturazione. “L’aeroporto Linate fa oltre 9 milioni di passeggeri su base annua e questa è chiaramente un’operazione complessa e difficile quindi molto impegnativa. Noi non l’abbiamo sottovalutata però Malpensa ha le dimensioni per poter accogliere il traffico di Linate. Poi onestamente non c’era scelta. L’intervento su Linate era necessario per questioni di sicurezza, sono i vent’anni la pista va rifatta e questa volta il rifacimento è il più profondo che sia mai stato fatto, tenendo conto che parliamo di uno degli aeroporti tra i più antichi d’Italia”. E riguardo le reticenze espresse sull’operazione di smantellamento totale per rifare solo 60 cm di profondità della pista Brunini ha risposto: “Non c’erano alternative episodio, occorre rifarla completamente, rifaremo anche le vie di rullaggio e poi ci dedicheremo anche un altro intervento molto delicato, meno visibile sul sistema di smistamento Hub introdurremo macchine di ultimissima generazione con conseguente chiusura completa del sistema smistamento bagagli dell’aeroporto. Un intervento molto delicato nel complesso ma devo dire una cosa importante ossia che c’è stato uno spirito di collaborazione interistituzionale con i nostri partner privati fenomenale, c’è una grande compattezza senza la quale sarebbe stato immaginabile fare quest’operazione, quindi io devo ringraziare pubblicamente al comune, alla regione, alle prefetture di Varese e Milano, alla questura di Varese e di Milano, alle compagnie aeree perché c’è stata una grande collaborazione”. Un’altra domanda critica è stata posta a Brunetti sulla scelta del periodo per l’inizio lavori. “Abbiamo scelto di iniziare i lavori ora perché in estate il materiale può asciugare, non potevamo correre il rischio di affrontare troppe piogge, tra l’altro il mese di agosto è il più scarico per Linate che viene scelto soprattutto dai viaggiatori business. Il nostro impegno ora è quello di finire i lavori per la sicurezza entro tre mesi e poi si potrà riaprire Linate. Per gli altri lavori che riguardano invece la riqualifica del terminal, che è un altro lavoro enorme, ci vorrà un altro anno, quindi noi riapriremo in maniera completa l’aeroporto nuovo nel 2021”.



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