Ieri pomeriggio, il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, e il Presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Pasquale Tridico, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa con il quale hanno costituito, a decorrere dal 1° settembre 2019, il “Polo nazionale della Guardia di Finanza” dedicato al Corpo per l’erogazione delle pensioni, del trattamento di fine servizio e dei prestiti.
Che cosa accadrà nella pratica in autunno? Succederà che la Direzione Regionale Lazio dell’Inps, cui farà capo il “Polo”, sovrintenderà, a partire dal primo settembre di quest’anno, alla gestione delle attività di sistemazione dei cassetti pensionistici del personale della GDF, oltre che alla liquidazione dei trattamenti di quiescenza, con il pagamento della prima mensilità di pensione, anche per coloro che al primo di settembre risulteranno fra quelli che non hanno ancora presentato domanda di prestazione pensionistica. Il nuovo Polo si occuperà delle domande di riscatto, computo e ricongiunzione, delle indennità di buonuscita, della definizione dei riscatti ai fini del TFS e delle richieste di erogazione dei piccoli prestiti e prestiti pluriennali. In definitiva, presso la nuova struttura, saranno concentrati tutti i processi di lavoro per i dipendenti della GDF, gestiti finora dall’Inps a livello locale nelle Direzioni Provinciali e nelle Filiali Metropolitane dislocate sull’intero territorio nazionale. L’interazione tra la Direzione Regionale Inps del Lazio e il Centro Informatico Amministrativo Nazionale della Guardia di Finanza (C.I.A.N.) favorirà la sistemazione, nel più breve tempo possibile, dei cassetti contributivi di 60mila Finanzieri, in procinto di andare in pensione, garantendo la continuità di pagamento fra retribuzione e pensione. Tra i principali vantaggi derivanti dell’istituzione del nuovo Polo, quello di potersi relazionare con un unico interlocutore per la liquidazione delle provvidenze, che nella pratica significa snellimento delle procedure e dei tempi di elargizione delle prestazioni oltre che la possibilità di continuare a beneficiare di un collegamento diretto con l’Inps, attraverso i classici canali di comunicazione al pubblico (il percorso digitale “INPS risponde” e un servizio di “contact center”) resi disponibili dall’Istituto.
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